“La politica vuole vetrine, ma noi siamo finestre sulle anomalie”. Con queste parole Sigfrido Ranucci, conduttore del programma Report, ha aperto il suo intervento davanti agli studenti riuniti a Telese Terme, in un incontro dedicato alla libertà di stampa, al valore dell’informazione e alle scelte consapevoli.
Ranucci ha ribadito con forza il ruolo del giornalismo investigativo: “Fare giornalismo d’inchiesta oggi è una necessità civile. Il giornalismo deve evidenziare storture e anomalie, altrimenti diventa solo una vetrina della politica”.
Nel suo intervento, il giornalista ha anche toccato il tema dei social network, definiti “una straordinaria vetrina pubblica di libertà”, ma al tempo stesso “una sorta di bibliotecario ubriaco, dove diventa sempre più difficile distinguere il vero dal falso”.
Infine, un accenno ai numeri del programma: “I dati parlano chiaro: Report è al primo posto tra i programmi di informazione televisiva per movimento sui social. Questo dimostra che le nostre strategie sono efficaci. Ma serve più giornalismo credibile e accreditato anche sui social, che sono sì una grande piattaforma di libertà, ma dove non sempre si sa se un’informazione è davvero ‘doc’”.