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Alla Camera le proposte Pd su IA e minori: vietare social agli under 15 e stop ai profili anonimi

Alla Camera le proposte Pd su IA e minori: vietare social agli under 15 e stop ai profili anonimi

10 Aprile 2025 | by redazione
Alla Camera le proposte Pd su IA e minori: vietare social agli under 15 e stop ai profili anonimi
Attualità
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Accesso vietato ai social prima dei 15 anni, fine dell’anonimato online, bollini per distinguere i contenuti generati da intelligenza artificiale e introduzione dell’educazione digitale nelle scuole. Sono questi i punti chiave del pacchetto di tre proposte di legge presentate oggi alla Camera dal Partito Democratico.

A illustrarle in conferenza stampa sono stati la capogruppo Chiara Braga, le deputate Anna Ascani e Marianna Madia, e il deputato Piero De Luca. “Si tratta di proposte frutto di un lavoro scrupoloso e approfondito”, ha spiegato Braga. “Ognuna affronta un aspetto dei rischi legati all’evoluzione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali. Strumenti avanzati che, se non regolati, possono alimentare disinformazione e manipolazione”.

La prima proposta – a firma Madia – fissa a 15 anni l’età minima per accedere ai social network, proseguendo il lavoro già avviato in Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “Non basta una legge per risolvere il problema – ha detto Madia – ma serve anche un segnale chiaro, come lo fu la legge Sirchia contro il fumo. I minori devono essere protetti da un’esposizione precoce a strumenti così invasivi”.

La proposta di Anna Ascani è invece dedicata all’impatto della intelligenza artificiale generativa, soprattutto in ambito elettorale. L’obiettivo è impedire l’uso distorto di contenuti artificiali per influenzare l’opinione pubblica. “Chiediamo l’introduzione di un’etichetta obbligatoria per i contenuti creati con IA e che sia l’Agcom a controllare e sanzionare. La disinformazione minaccia la qualità della democrazia”, ha spiegato Ascani.

Piero De Luca ha invece presentato la proposta che mira a limitare l’anonimato online, considerato uno dei principali fattori che favoriscono la diffusione di contenuti violenti, discriminatori e illegali. “L’anonimato crea una sensazione di impunità. Per questo la legge prevede che i gestori delle piattaforme acquisiscano l’identità digitale degli utenti”, ha dichiarato De Luca.

Tutte e tre le proposte condividono un punto centrale: l’educazione digitale. Il Pd propone infatti l’introduzione strutturata di percorsi educativi sul corretto uso della rete nelle scuole italiane, per formare cittadini digitali consapevoli e responsabili.

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