È il cardinale statunitense Robert Francis Prevost il 267º Papa della Chiesa cattolica. Agostiniano, nato a Chicago nel 1955, Prevost è Prefetto del Dicastero per i Vescovi ed è stato missionario in Perù per molti anni. Con una solida formazione accademica e una lunga esperienza pastorale, succede a Papa Francesco nel solco della continuità, con particolare attenzione alla dimensione missionaria e al governo della Chiesa universale.
Nato a Chicago (Illinois) il 14 settembre 1955, Papa Leone XIV è religioso dell’Ordine di Sant’Agostino (O.S.A.), nel quale ha emesso i voti solenni il 29 agosto 1981. Laureato in Teologia presso la Catholic Theological Union di Chicago, ha proseguito gli studi a Roma, all’Angelicum, conseguendo la licenza e poi il Dottorato in Diritto Canonico nel 1987 con una tesi sul ruolo del priore locale nell’Ordine agostiniano.
Missionario in Perù, è stato impegnato a lungo nelle comunità di Chulucanas e Trujillo, ricoprendo incarichi di direzione per le vocazioni e le missioni della sua provincia religiosa. Il 3 novembre 2014 è stato nominato Vescovo di Chiclayo, per poi divenire Amministratore Apostolico della diocesi di Callao nel 2020.
Dal 30 gennaio 2023 è stato chiamato da Papa Francesco a ricoprire l’importante incarico di Prefetto del Dicastero per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina. Il 6 febbraio 2025 è stato promosso all’Ordine dei Vescovi, ricevendo il titolo della Chiesa Suburbicaria di Albano.
Papa Francesco lo ha creato cardinale nel concistoro del 30 settembre 2023, assegnandogli la Diaconia di Santa Monica. Il nuovo Pontefice era membro di numerosi Dicasteri vaticani: per l’Evangelizzazione (Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari), per la Dottrina della Fede, per le Chiese Orientali, per il Clero, per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, per la Cultura e l’Educazione, per i Testi Legislativi, oltre che della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.
La scelta del nome Leone XIV richiama simbolicamente l’eredità di Leone XIII, pontefice del dialogo tra fede e modernità. Il nuovo Papa si presenta come figura di esperienza internazionale, cultura teologica e profonda spiritualità agostiniana.