Nel Sannio sono stati già fatti protocolli territoriali:
incontri svoltisi con la Comunità Montana del Titerno-Alto Tammaro il 23 giugno, la Comunità Montana del Fortore il 24 giugno, la Provincia di Benevento il 25 giugno e le Organizzazioni Sindacali di categoria.
Durante i tavoli tecnici, sono state raggiunte intese fondamentali che rafforzano la tutela, il riconoscimento e la valorizzazione di queste figure chiave per la salvaguardia ambientale e la sicurezza del territorio:
1. Protocollo sull’esposizione alle alte temperature: introdotte misure specifiche per tutelare la sicurezza degli operatori forestali impegnati in attività durante condizioni climatiche estreme.
“Accogliamo molto positivamente il Protocollo quadro sulle emergenze climatiche sottoscritto ieri tra Governo e parti sociali, che fornisce un orientamento e delle linee guida per uniformare le molte ordinanze finora siglate da Regioni e territori. Ora è urgente garantire l’estensione delle tutele anche ai lavoratori ancora esclusi, come gli stagionali dell’agricoltura, senza che l’utilizzo della CISOA (cassa integrazione salariale per operai agricoli) riduca le giornate utili alla maturazione della disoccupazione”.
Così il Segretario Generale Rota commenta il protocollo siglato ieri, ricordando secondo uno studio realizzato nell’ambito del progetto Worklimate 2.0, nel comparto agricolo in cinque anni, dal 2018 al 2023, sono stati circa 2.050 gli infortuni attribuibili direttamente al caldo estremo.
“Il lavoro agroalimentare è tra i più esposti ai cambiamenti climatici – ribadisce Rota – le alte temperature rendono ancora più usurante e pericoloso non solo il lavoro di raccolta nei campi, ma anche per chi opera nelle serre e in alcune specifiche mansioni dell’industria alimentare, pensiamo ai forni nella panificazione o negli edifici dove si pastorizza, dove si lavora con un alto grado di umidità: in questi casi da tempo si richiedono pause di lavoro frequenti e un’organizzazione che imponga una stringente alternanza”.
“Chiediamo ai Ministri Lollobrigida e Calderone che, con il primo strumento attuativo utile, gli ammortizzatori vengano estesi anche ai lavoratori stagionali, che nel settore agricolo rappresentano il 90% della forza lavoro. Questo protocollo – conclude il leader della Fai Cisl – rappresenta uno strumento importante anche per gli enti bilaterali, che nel territorio sono dei presidi indispensabili, basti pensare alle molte ordinanze regionali e provinciali siglate in questi giorni, proprio su pressioni della bilateralità. Chiediamo infine che venga presto convocato il tavolo interministeriale per il contrasto al caporalato, sede idonea anche per un confronto su questi importanti temi”.