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Airola| Odori acri nell’atmosfera, Il Comune: “Attenzione a cosa bruciate”

Airola| Odori acri nell’atmosfera, Il Comune: “Attenzione a cosa bruciate”

19 Febbraio 2020 | by Alberto Tranfa
Airola| Odori acri nell’atmosfera, Il Comune: “Attenzione a cosa bruciate”
Cronaca
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Cattivi odori nell’atmosfera airolana. Ed il Comune passa al “contrattacco”. L’Ente comunale guidato dal Primo Cittadino Michele Napoletano lancia, attraverso l’Ufficio Ecologia, un appello/invito alla cittadinanza al fine di utilizzare materiale compatibile per la combustione all’interno di stufe e camini come anche all’aria aperta.
I rifiuti che bruci sono veleno che respiri – Non bruciarti il futuro”: questo lo slogan lanciato dall’Ente comunale e divenuto oggetto anche di pubbliche affissioni.
“Ci è stata segnalata dalla cittadinanza – spiega il Primo Cittadino – a più riprese, la persistenza nell’atmosfera di odori molesti, fastidiosi. Percezioni olfattive simili a plastica bruciata o, comunque, riconducibili a bruciature di elementi non naturali. Per questo ci siamo immediatamente attivati – spiega ancora il sindaco – per comprendere l’origine del fenomeno ed abbiamo potuto riscontrare come esso fosse “interno” il paese e non conseguente a correnti provenienti da territori di Comuni vicini. Ad indagini più approfondite abbiamo potuto circoscrivere, con buona certezza, l’origine del problema alla condotta di quanti usano gettare all’interno, come detto, di stufe e camini materiali non conformi. Rifiuti, plastiche, legno verniciato non sono in alcun modo “elementi” da fare oggetto di combustione. Tali condotte, oltre a costituire illeciti, sono fonte di fumi che sono nocivi tanto per quanti danno loro fuoco tanto per l’ambiente e per la Comunità in generale. Sono oggetti che generano diossina, con conseguenze potenzialmente davvero serie per la salute dell’uomo e del territorio”. Dall’Ente comunale viene ricordato cosa sia ammissibile e non nocivo ai fini della abbruciatura. Ovvero  legna naturale non trattata e secca, bricchette di legna, pellet, cippato, scarti di segherie non trattati, arbusti e pigne.

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