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Avellino| Al carcere borbonico la mostra “Escape from figure” di Cristina Nasti e Alfredo Rapetti Mogol

Avellino| Al carcere borbonico la mostra “Escape from figure” di Cristina Nasti e Alfredo Rapetti Mogol

25 Agosto 2023 | by Redazione Av
Avellino| Al carcere borbonico la mostra “Escape from figure” di Cristina Nasti e Alfredo Rapetti Mogol
Cultura
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Per il settimo appuntamento della rassegna “Un anno di mostre al Museo Irpino”, organizzata dalla Provincia di Avellino e dal Museo Irpino, dal 2 al 30 settembre, nella suggestiva cornice del Carcere borbonico di Avellino, le sale espositive del museo accoglieranno la mostra “Escape from figure” di Cristina Nasti e Alfredo Rapetti Mogol, a cura di Angelo Crespi, in collaborazione con la Galleria Ferrero Arte contemporanea di Ivrea.

50 opere in mostra che raccontano un dialogo tra un artista affermato, Alfredo Rapetti Mogol, e un’artista emergente, Cristina Nasti, che si configura, tecnicamente, come una “fuga dalla figura”.

Cristina Nasti propone alcune opere che si muovono sul confine tra astrazione lirica e informale, in cui la forma e il colore esercitano la funzione di catalizzatori del pensiero; Alfredo Rapetti Mogol, al contrario, predilige la pittura segnica in un solco novecentesco in cui la parola perde il proprio connotato di significato restando un semplice significante e ciò nonostante di grande intensità lirica.

Così come spiega il curatore “I due artisti si confrontano sul tema dell’astrazione, essendo che l’arte del Novecento si può configurare, tecnicamente, come la storia di una fuga dalla figura, fin dagli esordi delle Avanguardie nel 1909 e 1910.

Non sorprende, dunque, che si possano oggi avere dialoghi tra artisti sull’astrazione “che è un modo o un metodo, non uno stile o un genere”, come ha giustamente scritto Christine Macel nella mostra più importante degli ultimi anni (“Elles font l”abstraction / Women in abstraction” prodotta nel 2022 dal Centre Pompidou di Parigi in collaborazione con il Guggenheim di Bilbao).

In questo senso, pensando al “modo” e al “metodo”, è chiaro che si possono confrontare le opere di Alfredo Rapetti Mogol – il segno che diventa testo, o per essere più precisi il testo che ritorna a essere segno – e le opere di Cristina Nasti – esplosioni di colore che deflagrano dal centro della tela come a ricreare un nuovo universo”.

La mostra verrà inaugurata sabato 2 settembre alle ore 18.00.

Sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Ingresso libero e gratuito.

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