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Ariano Irpino| Ripresa graduale delle attività, Buonavita (Cisl) chiede un incontro al commissario D’Agostino

Ariano Irpino| Ripresa graduale delle attività, Buonavita (Cisl) chiede un incontro al commissario D’Agostino

24 Aprile 2020 | by Redazione Av
Ariano Irpino| Ripresa graduale delle attività, Buonavita (Cisl) chiede un incontro al commissario D’Agostino
Economia
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La Segretaria Generale Cisl Campania e Reggente Cisl IrpiniaSannio Doriana Buonavita facendo seguito alla delibera adottata il 20 Aprile u.s. dal Commissario Straordinario del Comune di Ariano Irpino Silvana D’Agostino e trasmessa al Presidente della Regione Campania De Luca per l’istituzione della Zona Franca Urbana sull’intero territorio comunale di Ariano Irpino, chiede un incontro urgente al Commissario D’Agostino per confrontarsi sulle priorità già evidenziate nella stessa delibera e sulle proposte della Cisl IrpiniaSannio, in considerazione dell’imminente Fase 2 che interesserà anche il comune di Ariano Irpino, con il superamento della Zona Rossa.

La Cisl IrpiniaSannio- dichiara Doriana Buonavita- ritiene necessario avviare di concerto con l’amministrazione comunale di Ariano Irpino un percorso di recupero graduale del territorio in termini di sicurezza e sviluppo economico. La sicurezza prima di tutto! Per evitare eventuali nuovi contagi e la diffusione del virus che ha gravemente ferito l’intero Paese ed in particolare il territorio arianese è indispensabile il rispetto dei protocolli di sicurezza all’interno delle aziende presenti sul territorio e pronte a ripartire, a tutela dei lavoratori e degli stessi cittadini. Questa fase drammatica ha inevitabilmente portato ricadute sul piano socio-economico, colpendo i settori produttivi del nostro territorio e sul piano psicologico, a danno delle categorie più deboli, anziani, giovani e famiglie costrette a vivere in condizioni di forte deprivazione. Diventa fondamentale in quest’ottica l’istituzione di una Zona Franca e la nostra richiesta di incontro per definire in tempi brevi le azioni positive da realizzare sul territorio in una fase ancora difficile da gestire e delicata per le difficoltà legate al rientro alla normalità. In previsione del rischio di chiusura e del fallimento delle aziende che ancora insistono su questo territorio, occorre adottare una serie di misure economiche a favore delle imprese operanti nel settore del commercio e della ristorazione: sburocratizzazione per le procedure di finanziamento e accesso al credito, sostegno alle imprese attraverso l’erogazione di un contributo a fondo perduto per almeno il 50 per cento per attività di sanificazione degli impianti produttivi, sospensione degli adempimenti contributivi e dei tributi.

Il Piano Socio-Economico della regione Campania non è sufficiente a soddisfare i bisogni primari delle famiglie più indigenti e degli stessi pensionati che sopravvivono con la pensione minima. Sono queste persone che oggi vivono ‘una crisi nella crisi’. In regione Campania abbiamo un tasso molto alto di disoccupazione e la percentuale di lavoro non regolare è in costante aumento . Il contributo una tantum rappresenta un aiuto minimo per le fasce deboli soprattutto in considerazione di un valore ISEE che tiene conto di redditi e giacenze dell’anno 2018. Rimandare i pagamenti significa spostare e non risolvere il problema.

Si potrebbe prevedere l’istituzione di un fondo ad hoc per l’abolizione delle rate del mutuo per l’acquisto prima casa per almeno 4 mesi e incentivare le giovani coppie intenzionate all’acquisto di una casa con la sospensione delle rate del mutuo prima casa per 12 mesi. In aggiunta alle misure del decreto Cura Italia si potrebbe pensare di sospendere il bollo auto per almeno 6 mesi ed esentare le persone dal pagamento dell’ addizionale regionale Irpef . L’emergenza ha di fatto portato all’aumento del fabbisogno di posti letto, in particolare per la rianimazione, portando la regione Campania ad investire in diverse strutture e alla creazione di interi reparti Covid, tralasciando però la funzionalità di altri reparti fondamentali che ad oggi risultano chiusi. La nostra offerta di assistenza sanitaria non può limitarsi alla gestione esclusiva dell’emergenza Covid.

L’attenzione verso le problematiche del settore edile è essenziale, in considerazione del suo rilievo cruciale in termini di competitività e di produttività . È necessaria una riapertura di tutti i cantieri presenti sul territorio nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

Queste sono solo alcune delle proposte che il Governo potrebbe concedere con la misura delle zone franche urbane e che la Cisl IrpiniaSannio intende sottoporre all’attenzione del Commissario D’Agostino- conclude Doriana Buonavita-, certa di una risposta positiva e tempestiva , a tutela dell’intero territorio arianese e della sua comunità, lavoratori, giovani, pensionati e categorie deboli che da sempre trovano nella nostra Organizzazione un supporto , perché da sempre priorità nell’agenda Cisl” .

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