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Scacco al re?

Scacco al re?

7 Aprile 2016 | by Enzo Colarusso
Scacco al re?
Politica
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A trattativa interrotta ecco che dall’universo del PD arriva l’ultimo colpo di scena. La notizia dell’apertura della maggioranza nei confronti dei lealpepisti in materia di liste arriva come un fulmine a ciel sereno anche se qualche crepa, nella intransigenza decariana, era evidente. Il riferimento va proprio alla trattativa e agli ultimi tentativi di Umberto di imbastire un ragionamento con il suo “gran nimico” interno al quale aveva proposto qualche soluzione alternativa ma senza intaccare la linea dell’assoluta chiusura ad ogni forma di emancipazione politica. Non sono stati estranei neppure tentativi di erosione del blocco avversario che però si è mostrato granitico e impermeabile ai tentativi di infiltrazione esterna. Poi la presa di coscienza di Nino, che la rottura molto avrebbe intaccato le chance di Raffaele Del Vecchio. Ne è seguito un forte diverbio con De Caro che, il condizionale è sempre d’obbligo, non avrebbe opposto veti ma anche assicurato di non avere alcuna intenzione di compenetrarsi troppo nella congerie elettorale. Insomma De Caro non ostacola il tentativo di ricomposizione dei cocci ma avverte che la decisione e relative conseguenze ricadono sulle spalle di chi, i Del Vecchio, hanno preteso l’inversione di tendenza. Fin qui il racconto di un lunedi terribile per il Pd sannita. Resta da analizzare quale sia la reazione dei lealisti e qui la faccenda si complica e non poco. Fausto e li seguaci sui non si fidano. Alla riunione del gruppo, prevista nel tardo pomeriggio, è in forte dubbio la loro presenza. La linea dettata dal sindaco è quella della riflessione. Resta apertissima la strada della rottura e della fuoriuscita dal partito e per questo il manipolo lealpepista resta abbottonatissimo in attesa di valutare la genuinità della proposta. Con molta probabilità la questione non si risolverà oggi ma in questi casi la smentita è dietro l’angolo. Diremmo, allora, che le riserve sono molte. Un punto invece sembra emergere abbastanza chiaramente: la leadership umbertina subisce un sensibile ridimensionamento. Lunedi il monarca ha incassato un piccolo golpe dalla sua poco amata corte e la cosa, di certo, potrebbe avere risvolti forti sulla stagione di potere decariana.

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