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Lotti: dal Cipe fondi senza precedenti al Sannio

Lotti: dal Cipe fondi senza precedenti al Sannio

23 Maggio 2016 | by Enzo Colarusso
Lotti: dal Cipe fondi senza precedenti al Sannio
Politica
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BENEVENTO- L’intero stato maggiore del Pd sannita ha ricevuto all’Una Hotel il potente Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, uno dei più vicino a Renzi, punta di diamante del cerchio magico toscano di cui il Premier ha inteso circondarsi nella sua avventura romana. Lotti dopo Maria Elena Boschi, vale a dire: i vertici del Pd confidano e e molto nella vittoria di Raffaele Del Vecchio anche perchè Benevento rappresenta la città che più delle altre in Campania, di quelle che vanno al voto, potrebbe segnare una vittoria del Pd. Per Raffaele Del Vecchio tutto questo è si un grosso peso di responsabilità ma anche un formidabile volano per la sua campagna elettorale. E Raffaele non si sottrae all’impegno. Al Sottosegretario snocciola, con ottima facondia, tutto quello che è parte del suo eptaprogramma, i sette punti intorno ai quali ha congetturato la sua azione di governo. Anzi, Del Vecchio affronta il suo soliloquio con Lotti come una piattafroma programmatica dando già per acquisito il suo avvento a Palazzo Mosti. “Una città che si apra al mondo ma che ha bisogno di tutto il sostegno del Governo”, dice alludendo alla ricostruzione del postalluvione che in città non è ancora iniziata. Ma non è solo petizione quella che Raffaele perora all’illustre interlocutore. E’ la voglia di raccontare la città che ha in mente, quella dei centomila abitanti, quella del sito Unesco, quella dei fiumi finalmente sottratti all’incuria e alla potenziale distruttività per un territorio esposto e inerme di fronte alle piene grandi o piccole. E’ la voglia di raccontare una Benevento crocevia dei grandi traffici e finalmente protagonista di snodi ferroviari e stradali di caratura europea e in questo è spalleggiato dal Sottosegretario De Caro che dal canto suo annuncia i due miliardi di euro destinati al Sannio per l’infrastrutturazione ferroviaria e viaria, uno sforzo mai visto prima da parte di un Governo nei confronti del Mezzogiorno continentale. Non è mancato il risvolto polemico da campagna elettorale. De Caro ha ammonito dal rischio di deriva se si imbocca la strada degli imbonitori e dei venditori di fumo e di relazioni, ovviamente ce l’ha con Mastella che non nomina mai, e fa, come sempre, professione di sicurezza sul voto favorevole a Del Vecchio.

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