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Tibaldi come la Piaf: je ne regrette rien

Tibaldi come la Piaf: je ne regrette rien

15 Giugno 2016 | by Enzo Colarusso
Tibaldi come la Piaf: je ne regrette rien
Politica
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BENEVENTO- “Nessuna prebenda per me, nessun incarico di alcuna natura. La mia decisione di appoggiare Del Vecchio è squisitamente politica”. Così Raffaele Tibaldi , la cui scelta di aderire al ballottaggio a favore del centrosinistra allargato ha destato molte reazioni, nell’ambiente politico beneventano. Affiancato da Luigi Bocchino e da Arnaldo De Longis, Tibaldi è stato categorico: “non sarò io a sedermi in aula se è questo che preme a qualcuno”, dice” ma l’avvocato Bocchino e in seconda battuta De Longis se vincendo Del Vecchio si potranno aprire discorsi di partecipazione nell’Esecutivo cittadino finora solo paventati”. A Raffaele tiene e molto ribadire che Polo Civico diventerà un’associazione perchè è suo intento gettare le basi per un progetto politico di ampio respiro e che contribuisca a trasformare non solo la politica ma anche le coscienze. Insomma Tibaldi resta sui suoi passi. “Non rinnego nulla di quanto abbia mai detto in campagna elettorale”, dice, “le impressioni circa la profonda palingenesi di cui la città ha assoluto bisogno restano intonse. Semmai la valutazione politica si adegua allo status quo e noi non vogliamo peccare di ignavia ma intendiamo prendere parte attiva alle scelte e alle decisioni. E siccome con Mastella non è stata possibile alcuna interlocuzione di spessore ma con Del Vecchio si, ecco che la scelta è stata consequenziale”. E’ il Tibaldi di sempre quello che si presenta alla stampa, forse solo un po deluso dall’esito elettorale che ammette “non è stato all’altezza delle aspettative”. Di seguito l’intervista a Raffaele Tibaldi

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