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Benevento| Dissesto e periferie, duro attacco di L@p a Mastella

Benevento| Dissesto e periferie, duro attacco di L@p a Mastella

15 Gennaio 2017 | by Enzo Colarusso
Benevento| Dissesto e periferie, duro attacco di L@p a Mastella
Politica
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Prosegue la campagna di protesta di La@pAsilo31 contro la decisione dell’Amministrazione comunale di avere optato per il dissesto. Le manifestazioni di protesta inscenate nel centro città coinvolgono ora l’ultimo capitolo della frontiera politica: il bando delle periferie che risulta negli ultimi posti nella graduatoria per quanto attiene ai finanziamenti che contano. “Un’altra pessima figura per l’attuale Sindaco”, recita una nota di L@p. “Dopo la perdita dei 30 alloggi popolari in Contrada Capodimonte, la Giunta Mastella porta a casa l’ennesimo risultato disastroso per la nostra città. Eppure la rinascita delle contrade era stato uno dei punti forza della campagna elettorale della nuova coalizione che guida Palazzo Mosti. Un punto talmente importante e sentito dai nostri nuovi amministratori che nessuno di loro e nessuno dei tecnici da loro nominati è stato capace di scrivere un progetto di riqualificazione delle contrade oppure un piano di ristrutturazione delle fatiscenti case popolari, patrimonio dello Iacp”. “In soli sette mesi”, prosegue la nota, la Giunta Mastella è stata “capace” di riconfermare la Quadrelle al servizio mensa e non aprire il centro cottura comunale così come promesso ai cittadini; perdere la possibilità di avviare la costruzione di 30 alloggi popolari in Contrada Capodimonte; recintare il Malies con assi di legno e lasciarlo all’incuria non restituendolo alla sua antica destinazione come promesso;  perdere il finanziamento per il bando delle periferie”.“Il Rinascimento beneventano” , conclude il comunicato, “in soli sette mesi si sta rivelando una presa per i fondelli fatta a suon di concerti, feste, cene, festicciole e tante luci, utili ad ammaliare i cittadini e continuare a prenderli in giro. L’unica vera cura per la città risiede nella possibilità di attivare nuovi processi democratici di partecipazione dal basso attraverso i quali riprendere la parola e proporre un’azione politica di cambiamento e rottura reale che abbia come propria bussola i diritti dei cittadini e della comunità”.

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