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Avellino| Ballottaggio, gli scenari possibili e le due ipotesi di consiglio comunale

Avellino| Ballottaggio, gli scenari possibili e le due ipotesi di consiglio comunale

11 Giugno 2018 | by Redazione Av
Avellino| Ballottaggio, gli scenari possibili e le due ipotesi di consiglio comunale
Politica
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(alca) – “Il ballottaggio è il risultato della voglia di cambiamento della città, l’opportunità per fare la storia, merito di tutti gli avellinesi che hanno votato liberamente. Grazie Avellino!”

In attesa della conferenza stampa già fissata, il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi, rilascia questa breve dichiarazione. Nelle prossime ore, insieme ai parlamentari irpini, illustrerà le strategie in vista del ballottaggio del 24 giugno che lo vedrà opposto al centrosinistra di Nello Pizza, anch’egli propenso a commentare i risultati usciti dalle urne solo dopo un’analisi più approfondita.

Intanto registriamo i candidati consiglieri che hanno ottenuto le migliori performance personali e che certamente (o quasi) siederanno nella prossima assise di Palazzo di Città.

Questo lo scenario in caso di vittoria di Pizza. Partiamo dal centrosinistra che annovera al suo interno mister preferenze: ossia il presidente del consiglio uscente Livio Petitto con 1135 voti. Con lui, sempre nel Pd, spiccano i 774 consensi di Laura Nargi. Bene anche Enza Ambrosone e Carmine Montanile rispettivamente con 456 e 440 voti. Così come positiva è stata la performance per Stefano Laverde, Ivo Capone e Franco Russo. Entreranno certamente in quota “Avellino libera e progressista” e “Avellino Democratica” Adriana Percopo ed Ettore Iacovacci, quest’ultimo forte di ben 628 voti. Mentre dalla lista “Davvero” ecco anche Ugo Maggio, insieme a Gianluca Festa (646 consensi), Giuseppe Negrone e Antonio Genovese, che formavano il gruppo nella scorsa consiliatura. “Avellino è popolare” ne dovrebbe portare tre: Nicola Giordano, che raccoglie 501 preferenze, Alberto Bilotta 358 e Carmine Cardillo 300. Infine per “Insieme Protagonisti” ecco Gianluca Gaeta e Stefano Luogo, quest’ultimo presidente uscente del Forum dei Giovani di Avellino, mentre per “Avellino Rinasce” rispondono presenti Raffaele Pericolo con 430 voti e Modestino Verrengia.

All’opposizione per i 5 Stelle Vincenzo Ciampi, Antonio Aquino, Massimo Mingarelli e Alfonso Laudonia. Per Mai Più, con Luca Cipriano entrerebbero Marietta Giordano (385 voti) e Leonardo Festa. Mentre per il centrodestra, con Sabino Morano, porte aperte ad un consigliere di Forza Italia e uno della Lega: Lazzaro Iandolo e Damiano Genovese (350 preferenze). Infine un posto a testa per i candidati a sindaco Dino Preziosi e Nadia Arace. Esclusi gli ultimi due competitor: Massimo Passaro leader de “I Cittadini in Movimento” e Giuliano Bello di Casapound.

Questa la configurazione, allo stato attuale e con i voti di lista ottenuti dalla coalizione (53,26%), dunque, se tra due settimane s’imponesse Pizza.

Tale schema, però, risulterebbe di poco modificato con un’affermazione di Ciampi, per via dell’anomalia della cosiddetta “anatra zoppa”: una maggioranza che non ha i numeri per governare non potendo ottenere il premio di maggioranza del 60% (20 consiglieri su 32), avendo gli avversari ottenuto con lista o coalizione oltre il 50% al primo turno. Proprio il caso che si presenta per i pentastellati.

Comunque, a risultati invertiti, dal centrosinistra uscirebbero i due candidati con meno preferenze rispetto alle liste di appartenenza, cioè Russo e Cardillo, e un altro dovrebbe essere eliminato da “Mai Più”, ossia Leonardo Festa. Al loro posto ci sarebbero due rinforzi per i 5 Stelle e uno per Centrodestra: rispettivamente Elsa D’Aliasi e Maura Sarno, e Ines Fruncillo.

In ogni caso, sia che vinca Pizza sia che vinca Ciampi, il centrosinistra potrebbe contare su 20 o 18 consiglieri sui 32 totali dell’assise cittadina. Per cui l’eventuale affermazione dei “grillini” porterebbe ad eleggere un sindaco senza maggioranza.

Ovviamente si tratta di una duplice proiezione, per quanto attendibile, ancora tutta da verificare e suscettibile anche di un eventuale ricorso al Consiglio di Stato.

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