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Avellino| La capigruppo conferma la spaccatura nel M5S. Urciuoli: sono nella maggioranza programmatica

Avellino| La capigruppo conferma la spaccatura nel M5S. Urciuoli: sono nella maggioranza programmatica

13 Agosto 2019 | by Redazione Av
Avellino| La capigruppo conferma la spaccatura nel M5S. Urciuoli: sono nella maggioranza programmatica
Politica
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La prima conferenza dei capigruppo successiva all’approvazione delle linee programmatiche segna inesorabilmente la spaccatura, ora non più solo sui contenuti ma anche a livello formale, all’interno del Movimento 5 Stelle. Il rappresentante pentastellato nella ristretta dell’assise, Luigi Urciuoli, infatti, ha ribadito la sua appartenenza ad una maggioranza programmatica che ha sposato, con il sindaco Gianluca Festa, la Carta di Firenze e i 5 assi portanti del Movimento: salvaguardia dell’ambiente, acqua pubblica, connettività, trasporti e sviluppo. Oltre al canile municipale e alla variante per la mobilità alla frazione Bellizzi, temi cari al pentastelato dissidente. Lo stesso Urciuoli, che ormai siede nell’aula tra i banchi opposti a quelli dell’ex candidato sindaco 5 Stelle, Ferdinando Picariello, spiega la differenza con la maggioranza elettorale, intangibile, a meno che un consigliere non cambi gruppo.

Le commissioni – dice Urciuoli – seguono statuto e regolamento. Fa parte della maggioranza programmatica chi ha espresso consenso alle linee programmatiche. Quella elettorale si cristallizza con le elezioni e può cambiare solo se un singolo consigliere decide di passare in un gruppo diverso da quello che lo ha portato in consiglio. Automaticamente le commissioni sono composte da tre consiglieri della maggioranza programmatica e due dell’opposizione. Chi non ha espresso parere favorevole alle linee programmatiche va tra quelli della minoranza».

E, poi, sul suo ex candidato sindaco afferma: «Non so cosa farà Picariello, ma mi auguro che dia il suo contributo indipendentemente da quale posizione occupa. Sono sicuro che farà un buon lavoro».

Sullo sfondo, intanto, resta la divisione interna al M5S che, a cominciare dai riferimenti parlamentari irpini, nessuno ha affrontato, alimentando lo scontro tra i candidati scelti per la lista e gli attivisti che ad aprile scorso si videro bocciare la propria proposta elettorale.

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