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Avellino| Nodo commissioni consiliari, si cerca una sintesi o a decidere sarà il consiglio

Avellino| Nodo commissioni consiliari, si cerca una sintesi o a decidere sarà il consiglio

3 Settembre 2019 | by Redazione Av
Avellino| Nodo commissioni consiliari, si cerca una sintesi o a decidere sarà il consiglio
Politica
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Il pasticcio delle commissioni consiliari al Comune di Avellino potrebbe essere risolto con una votazione a maggioranza in consiglio comunale. Troppe le settimane perse attorno a quello che dovrebbe essere un atto rapido per consentire la formazione dei 7 organismi consultivi dell’assise cittadina. E ancora non si vede la definizione di una quadra negli schemi con le commissioni opzionate dai singoli consiglieri. Ieri mattina l’invio dei nuovi desiderata, domani il briefing tra il presidente del consiglio comunale, Ugo Maggio, e il segretario generale del Comune, Vincenzo Lissa, per verificare il rispetto di norme e regole nella composizione del nuovo schema. Mentre tra venerdì e l’inizio della prossima settimana la nuova conferenza dei capigruppo per trovare una sintesi. Ma questo potrebbe essere l’ultimo tentativo di giungere ad un accordo tra maggioranza e opposizione, visto che il capogruppo del M5S, Luigi Urciuoli, resta sulle sue posizioni, ritenendosi un consigliere della squadra che sostiene il sindaco, avendone approvato le linee programmatiche. Urciuoli risulta anche l’unico a non aver consegnato la sua indicazione personale, segnale chiaro di una rottura totale con il presidente del consiglio. Del resto, è giunto a chiedere al prefetto la nomina di un commissario ad acta per dirimere la diatriba, pur in presenza di un parere già contrario da parte della prefettura rispetto alla sua tesi.

Proprio per evitare ulteriori polemiche, ma soprattutto eventuali errori o impugnazioni, Maggio ha chiesto al segretario di mettere per iscritto regole, principi e norme da rispettare nella composizione dei sette organismi consultivi che saranno riformulati ex novo in base ai desiderata inviati.

In ogni caso, questa volta si andrà comunque in aula per approvare la composizione, rimodulata, delle commissioni. Anche a costo di farlo a maggioranza.

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