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Benevento| Civico 22, Basile: ora un’Assemblea Permanente

Benevento| Civico 22, Basile: ora un’Assemblea Permanente

12 Gennaio 2020 | by redazione
Benevento| Civico 22, Basile: ora un’Assemblea Permanente
Politica
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Proseguono gli incontri di Civico 22, il tinck tank nato per tentare una via alternativa allo status quo a Benevento. Sabato un nuovo meeting al quale hanno preso parte associazioni e persone e dal quale è emersa l’esigenza di un’Assemblea permanente un confronto continuo con il mondo dell’associazionismo e del terzo settore. Ne è convin to uno dei quattro fondatori, Pasquale Basile, che esprime alcune considerazioni a riguardo.
“Se dovessimo sintetizzare in pochissime parole l’incontro di ieri, potremmo dire che sono state tre ore in cui le Associazioni, ma soprattutto le persone, hanno dichiarato una gran voglia di “esserci”, di uscire da una zona grigia di solitudine nella propria azione sociale e nella condivisione di quella azione, pur con alcuni distinguo e qualche critica propositiva verso il Manifesto di #Civico22 che Angelo Moretti, Ettore Rossi, Pasquale Basile e Pasquale Orlando hanno appuntato con interesse promettendo di inserirne gli spunti nel lavoro dei Laboratori.
E’ stato proprio Pasquale Orlando a dare il benvenuto a tutti, nella Sala Cesvob piena di rappresentanti di alcune tra le Associazioni più attive e impegnate di Benevento.Qualcuno (Ingaldi) ha fatto notare che non erano tutte, e in effetti è vero, ma è stato un invito a riproporre altri momenti come questo, come ha specificato Basile, per il quale <Da qui, oggi, emerge la necessità di una Assemblea permanente tra di noi,
Ad ascoltarlo Marcello Stefanucci, Lipu Benevento; Gabriele Corona, Altrabenevento; Giannicola Seneca, Comitato Sannita Acqua Bene Comune; Alessandro Tucci, L@P Asilo31; Giulia Gelormini, Fridays for Future; Amerigo Ciervo, Anpi; Michele Martino, Libera contro le mafie-Benevento (da poco anche Libera Provincia di BN); Amina Ingaldi, Amici in Azione; Camillo Campolongo, WWF; Erasmo Timoteo, Rete dei diritti sociali; Don Maurizio Sperandeo, Direttore Ucs della Diocesi di Benevento; Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia della Solot, Compagnia stabile di Benevento.Tutti hanno raccontato che Civico22 è stato accolto proprio per quello che Orlando ha detto aprendo i lavori: un “luogo” di incontro aperto e democratico in cui lavorare tutti insieme, dentro i famosi 22 metri, al disegno del futuro desiderabile per Benevento e i suoi cittadini, una “occasione”, una “bella scommessa” da sostenere e a cui partecipare, anche senza aderire al Manifesto, come hanno precisato Altra Benevento, Anpi, Amici in Azione, anche se Corona e Ciervo parteciperanno attivamente ai Civico22Lab. Civico22 ha colpito per <Lo stile gentile e l’atteggiamento sobrio e propositivo – come ha sostenuto Martino – è un luogo di sinergia dei carismi>.
lo scopo di questo incontro è di chiamare a raccolta le associazioni per fare insieme una lettura attenta dei bisogni di una città che soffre di grandi carenze, sofferenze e affanni – ha detto infatti Ettore Rossi, richiamando anche l’esigenza di attenzione al bene comune, alla cittadinanza attiva e alla democrazia partecipata – perché le associazioni sono il migliore punto di vista per la lettura dei veri bisogni sociali>.
Recuperare le relazioni, dunque, rientrando, come ha detto Basile, <Nei famosi 22 metri, riconnettendo i fili tra le persone. Le Associazioni sono una finestra importante sui bisogni della città, quindi forse c’è un gap vasto tra “politico” che si autorappresenta e “sociale” capace di smuovere e connettere ma incapace di incidere sul sistema politico>.E’ stata “l’interlocuzione franca” proposta da Gabriele Corona dopo un’ampia disamina critica su alcuni contenuti del Manifesto e su alcune cose che sta accadendo a Benevento, a far rispondere Angelo Moretti che <Civico22 non è una sigla finita, ma un luogo per tutte le persone che vorranno starci dentro. Quello che avviene qui stamattina, questo confronto chiaro con nomi cognomi e numeri, è proprio quello che spero avvenga in Civico22. Spesso manca questa capacità di dire fino in fondo tutto, senza avere paura di “essere etichettati”. L’idea di Civico22 è quello del dialogo franco, aperto, che è la moneta più importante che abbiamo a Benevento perché abbiamo paura di schierarci. A me la denuncia piace. Ma voglio capire a come dialogare con le diverse parti della città per fare emergere una visione>.Ciascuna Associazione si è presentata, si è raccontata, ha descritto le proprie azioni e gli impegni di lotta nei quali è coinvolta: il referendum per l’acqua bene pubblico (Seneca), i diritti dei senza casa (Tucci), il progetto della banca del tempo (Ingaldi), il depuratore senza fine (Stefanucci), l’osservazione sulle speculazioni sul Terminal e sull’ex Inps (Corona), i luoghi di Benevento attaccati dalla criminalità organizzata e il “vuoto sociale” che stiamo lasciandole riempire (Martino), il fallimento oggettivo della politica e l’importanza di coniugare l’utopia della politica e la realtà (Ciervo), il pericolo dell’assuefazione del cittadino beneventano, a metà tra Bertoldo e Belzebù, alla perdita di occasione e patrimonio culturale (Fetto), i Beni storici da tutelare e rivalutare (Timoteo).Era presente anche Fausto Pepe, per dieci anni Sindaco della città che osserva Civico22 come <Una occasione di ascolto e partecipazione, perché i movimenti civici sono adesso importanti per risvegliare la partecipazione vista la lontananza dei partiti dalla vita reale e quotidiana>. Accolta bene, questa dichiarazione perché <Sarebbe importante – come ha detto Moretti – poter dialogare con tutti quelli che hanno avuto un ruolo di amministrazione della città perché darebbero un punto di vista da tenere in considerazione>. Tutti i temi emersi nell’incontro sono stati trascritti nell’agenda di Civico22 che, però, fa un passo in più. Alle Associazioni è stato proposto di diventare Animatori dei #Civico22Lab e – hanno chiosato Basile e Moretti – <Rendere questo spazio di stamattina un Osservatorio permanente e di incontro periodico. Fin da adesso, nell’attesa del lavoro dei Laboratori, avere tutti insieme capacità di incisività immediata sulle lotte che condividiamo per agire insieme sulle cose che stanno accadendo adesso e lavorando contemporaneamente sulla proposta”.

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