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Benevento| Soreca e le tredici domande su Mastella

Benevento| Soreca e le tredici domande su Mastella

22 Gennaio 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Soreca e le tredici domande su Mastella
Politica
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Valentino Soreca, l’influencer che un giorno si e l’altro pure fustiga l’Amministrazione Mastella dalle colonne dei social media. Soreca e le tredici domande retoriche circa la bontà della guida Mastella del Comune di Benevento fortemente critico con il Ceppalonico.  “Mastella continua a tenere sulla corda cittadini e politici (addirittura anche i suoi diretti collaboratori e fedelissimi)
Si dimetterà? Non si dimetterà? Affronterà il giudizio del Consiglio Comunale? Accadrà altro?
Tra tanta indecisione una cosa appare chiara: sicuramente sarà difficile per lui presentarsi all’alleato alle regionali con una amministrazione sciolta e priva di organismi politici.
1) E’ un buon Sindaco un sindaco che invece di tranquillizzare la propria comunità ne aumenta ansie e confusioni con dichiarazioni all’insegna dell’incertezza?
2) E’ un buon Sindaco un sindaco che dichiara che per lui non sarebbe un problema, dimettersi da sindaco di Benevento (come se questa città fosse “carta igienica” con cui pulirsi il naso) , visto che, come afferma, ha saputo dimettersi da Ministro?
3) E’ un buon Sindaco un sindaco che ‘tradisce’ la città alla quale aveva chiesto fiducia e dalla quale ha ricevuto fiducia, mentendo sul suo voler concludere la propria carriera politica quale sindaco di Benevento ed invece l’ha utilizzata come “trampolino di lancio” per tentare di ricostruire la dinastia mastelliana?
4) E’ un buon Sindaco un sindaco che oggi definisce “traditori” coloro che hanno deciso di non seguirlo più nei suoi doppi e tripli salti carpiati dimenticando di averli elogiati ed ad alcuni “premiati” , dando loro anche deleghe importanti, quando dalla opposizione (alcuni di loro) sono passati alla maggioranza?
5) E’ un buon sindaco un sindaco che gestisce Forza Italia ma al tempo stesso (si scopre) ricopre ancora la carica di Segretario Nazionale di un vecchio suo partito (Popolari Udeur) mai sciolto?
6) E’ un buon Sindaco quello che dopo solo un anno di “gestione” della cosa pubblica (mai amministrata) già riscuoteva i primi segnali di delusione e disappunto da parte dell’elettorato
7) E’ un buon Sindaco un sindaco che annuncia di voler piantare 300.000 alberi per migliorare la qualità dell’aria inquinata da polveri sottili e invece ne fa tagliare diversi monumentali senza i necessari pareri delle autorità competenti?
8)  E’ un buon Sindaco un sindaco che annuncia la chiusura dei pozzi contaminati da tetracloroetilene ed invece li tiene ancora aperti per fornire acqua al 58% della popolazione e da il suo assenso per sostituire anche l’acqua buonissima del Biferno fornita alla parte alta della città con quella durissima di San Salvatore Telesino?
9) E’ un buon Sindaco un sindaco che promette di aiutare i piccoli commercianti beneventani ed invece autorizza altri 3 grossi supermercati ?
10)  E’ un buon Sindaco un sindaco che prometteva di aiutare gli imprenditori locali ed invece ha affidato a ditte di altre province il Cimitero, il Centro per Disabili, la Casa di riposo per anziani, i servizio di trasporto, i parcheggi, incarichi fiduciari e consulenze?
11) E’ un buon Sindaco un sindaco che chiede ai cittadini di invitarlo9 a casa loro e poi “rifiuta” l’invito senza fornire alcuna motivazione?
12) E’ un buon Sindaco un sindaco che di fronte alle prime “difficoltà amministrative” non combatte ma si arrende preannunciando una “possibile ritirata” con le dimissioni?
13) E’ un buon Sindaco un sindaco che …? Trattandosi di Mastella questa domanda potrebbe essere rivolta all’infinito.
La città ha vissuto per quasi quattro anni le sue “eterne indecisioni”
Alla indecisione si consideri anche la confusione nel suo dire quando da una parte cerca di presentarsi da vittima tradita e dall’altra dichiara che per lui sarebbe del tutto indifferente dimettersi da sindaco (lui che si è dimesso da Ministro).
Nel frattempo sembra che debba ancora decidere da che parte schierarsi alle prossime elezioni regionali
Lui che sembrava deciso e convinto (pretendeva le primarie) a candidarsi come Governatore, oggi parla di una lista a sostegno di chi non ha ancora deciso (come un novello Pirandello,  arriva a parlare di “centomila voti”)
Si dimetterà? Si presenterà alle elezioni regionali privo di una “forza politica”?
Ha paura di essere sfiduciato oppure teme o è già a conoscenza di “cose” che da un momento all’altro si potrebbero abbattere,  coinvolgendo la sua Amministrazione? E’ solo tutto un bluff?
Ce lo saprà dire il tempo (il tempo si, lui si, che è un galantuomo)

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