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Benevento| Pensieri e parole

Benevento| Pensieri e parole

16 Maggio 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Pensieri e parole
Politica
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E’ stata una due giorni non piacevole e ne gradevole per Mastella. L’inchiesta della Procura su Gesesa, le gravi ipotesi di reato formulate, con tutto il carico di garantismo necessario e dovuto, pone alcune riflessioni, per nulla fuori luogo. A cominciare dalla presenza in giunta della signora Mignone in Porcaro. Va da se che l’assessore non è assolutamente lambita dalle indagini, il suo nome non figura in nessuna pagina del voluminoso fascicolo, e tuttavia ripropone il tema, mai superato, del possibile conflitto di interessi che ponemmo, senza reticenze, al momento della scelta del nuovo organigramma di giunta. Sostenemmo che la scelta di Marika Porcaro fosse quanto meno inopportuna, visti i legami tra Comune e Tecnobios, l’assessore è la consorte del titolare, e che sarebbe stato meglio indirizzarsi altrove. Tutto questo senza volere minimamente diminuire le indubbie capacità della signora Mignone in Porcaro, ca va sans dire. Ora, con l’inchiesta in corso e con le pesanti responsabilità che vengono ipotizzate a carico di Gesesa e delle società di riferimento per l’analisi delle acque, appare quanto meno doveroso che Mastella faccia alcune riflessioni e pensi seriamente a come evitare ulteriori coinvolgimenti dell’ente che amministra e che è parte lesa in questa vicenda. Potrebbe dichiararsi anche parte civile, il Comune, in un eventuale dibattimento futuro e allora sarebbe d’uopo che il sindaco pensi bene a tutelare Palazzo Mosti in questo delicato passaggio. Così come rifletta bene sul caos che sta esplodendo attorno agli organigrammi di Forza Italia, visto che è ancora l’uomo forte del partito nel Sannio, all’indomani dell’articolo del quotidiano di riferimento sul paventato siluramento di Domenico Mauro dalla guida di Forza Italia sannita. Una vicenda che sa dell’assurdo: Martusciello risponde ad una intervista e fa capire che i giorni di Mauro sono contati e che occorre un cambio di passo e un rinnovamento dei quadri provinciali. Fa il nome della irreprensibile Molly Chiusolo, come volto nuovo e di stretta osservanza mastelliana, e dipinge, a volo d’angelo, la situazione politica regionale. Lo stesso Martusciello, che fino a qualche settimana fa attaccava veementemente Mastella e che poi ha deposto “ex abrupto” l’ascia di guerra, dichiara che Mauro ha fatto il suo ciclo. Lui e Leo Ciccopiedi, residui del “triumvirato” che comprendeva anche Enzo Russi, si dichiarano all’oscuro delle volontà del partito di rimuoverli dalle loro rispettive responsabilità, dicono di non essere stati informati dal partito di alcuna volontà di rimuoverli dal loro incarico. Ora, Martusciello, europarlamentare ma uomo di punta di Forza Italia in Campania, si premura di informare lo stesso Mauro che quell’intervista è una iperbole del redattore che l’ha formulata, cosa complicata a credersi vuoi per la inveterata esperienza del giornalista e vuoi per la comprovata conoscenza di quello delle cose politiche di stretta osservanza mastelliana e d’altro. Non solo lo rincuora ma gli rinnova stima e fiducia e forse anche la speranza di una candidatura per le regionali quando saranno e che Mastella vorrebbe invece in capo a Gino Abbate, presidente di Gesesa…. Forza Italia napoletana è all’oscuro di tutto. Sia Ceraso figlio che il coordinatore regionale De Siano si dicono all’oscuro e frettolosamente glissano su ogni ponderazione, a qualche domanda di chi scrive, dando la sensazione che chiunque, compreso un europarlamentare, possa rilasciare dichiarazioni che incidono sulla struttura del partito senza che il vertice ne sia informato in precedenza. Anomalie da terza repubblica e da liquidità dei partiti. Resta il fatto che quel titolo di giornale la dica lunga sulle strategie che si intendono sviluppare e spesso i giornali, alcuni giornali, rappresentano la voce di dentro di coloro che lanciano il sasso ritraendo cautamente la manina. Cose vecchie all’ombra della dormiente.

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