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Benevento| Metodo deluchiano, molti i punti da chiarire

Benevento| Metodo deluchiano, molti i punti da chiarire

20 Novembre 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Metodo deluchiano, molti i punti da chiarire
Politica
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Troppi endorsment per Mastella. Al sindaco, che in tutto potrebbe difettare ma non certo nella sottile arte della comprensione dei meandri politici, già fischiano le orecchie. Il metodo delle Regionali è l’obiettivo da mettere in pratica e le assicurazioni di Piero De Luca, assai attivo in questo momento, corroborano l’azione di Noi Campani cui urge una seria organizzazione interna se si intende farne un partito vero e proprio; su base meridionale, se è vero che Mastella sta lavorando alla costituzione di strutture consolidate nelle regioni continentali del meridione. E tuttavia è a Benevento che si consuma lo snodo fondamentale.

Tenendo  sempre presente che un compromnesso tra i Giano Bifronte De Caro-Mastella è sempre possibile, Piero De Luca spinge per una convergenza de PD sannita a sostegno di Mastella ma a Napoli ammonisce a non escludere personalità come Enzo Amendola, dando spessore alla linea nazionale del partito, di cui fa parte ovviamente, e che non prevede alleanze al di fuori di quelle consolidate. Sono dettagli che rendono la vicenda ancora tutta da dipanare e per questo a Mastella potrebbero drizzarsi le antenne. Le stesse 10 liste già pronte, come ha annunciato Barone, e il gradimento del sindaco al 60% potrebbero essere intese come un segnale più di scherma difensiva che di possanza muscolare. E’ una partita che si gioca su più tavoli. Il PD regionale è debole e soffre De Luca ma il Governatore sa bene che non può fare a meno del partito nazionale la cui linea è chiara. Il PD sannita, cui De Caro indirizza la linea anche se lui fa sapere una volta si e l’altra pure che se ne disinteressa, resta fermo sul punto di partenza: mai con Mastella e meno che mai un cartello antimastelliano che vada da Forza Italia al PD, non lo consentirebbe la linea nazionale, poi al secondo turno,  sempre che ci si arrivi, le cose cambiano. Anche nei confronti dei dissidenti il discorso è  chiaro. Ci misureremo con i numeri, dicono i decariani, e vieppiù al congresso che si vorrebbe addirittura a fine ottobre. Così come le Provinciali, che già sembrano slittare al 31 marzo ma addirittura si ventila possano tenersi dopo le Amministrative previste a maggio. Molto dipenderà dalla curva del contagio poi si vedrà.

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