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Benevento| Schermaglie di posizionamento in vista del voto

Benevento| Schermaglie di posizionamento in vista del voto

30 Novembre 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Schermaglie di posizionamento in vista del voto
Politica
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Inizio di settimana che si infiamma all’insegna della invettiva politica. Un chiaro segnale di abbrivio di quella battaglia elettorale che ormai ha rotto i canapi.  E’ il Movimento 5 Stelle che attacca a testa bassa. Le consigliere Farese e Mollica sostengono che “le convergenze si trovano sui temi e soprattutto riportando al centro del progetto l’etica politica e non quella del viandante”. Il riferimento a Mastella non è puramente casuale come non lo è la filippica dell’On Maglione che addirittura parla di mire parlamentari del sindaco. “Mastella sogna il Parlamento, dice l’airolano, e sfrutta la sua posizione di sindaco del capoluogo per raccattare alleanze e sostegni elettorali a suon di ultimatum che dimostrano unicamente la sua debolezza, è necessario che in città si crei una alternativa alla sua compagine amministrativa, i cui disastrosi risultati sono sotto gli occhi di tutti”. E il Ceppalonico non sta a guardare. Con una rerplica al vetriolo liquida il temerario parlamentare pentastellato con la solita tagliente ironia.  “Non tornerei in Parlamento perché dopo aver frequentato Moro, Andreotti, Fanfani, Cossiga, Scalfaro, Mattarella, De Mita sarei costretto a frequentare Maglione, sempre che sarà candidato e soprattutto rieletto”. Mastella “nun se batte” sul terreno della scaramuccia, è troppo esperto per cadere in queste provocazioni. Ovvio che in presenza di una alternativa probante la sua passione per Via Annunziata potrebbe scricchiolare ma è una questione che si porrà a partire dal 2022 oppure prima, se gli immancabili negoziati in vista del voto amminisatrativo dovessero dare esiti inopinati oggidì.

E se si attendono sviluppi decisivi circa l’approdo di Luca Paglia nel gruppo PD, c’è chi prevede  una guerra umbertina al  capogruppo De Pierro, e’ Vizzi Sguera che sguaina la sciabola. Dal suo profilo fb attacca alla gola i damerini di turno e i lacchè dei potenti ma si guarda bene dal dire i nomi. Si limita a ad esprimere pena per gli adulatori del padrone, per coloro che ingaggiano peana a sostegno del loro signore denotando mancanza di personalità e dignità. Una sfuriata che ha diversi destinatari ed un solo comun denominatore.

 

 

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