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Benevento| Centrodestra, si  fa strada l’ipotesi di una moratoria politica

Benevento| Centrodestra, si fa strada l’ipotesi di una moratoria politica

12 Gennaio 2021 | by Enzo Colarusso
Benevento| Centrodestra, si  fa strada l’ipotesi di una moratoria politica
Politica
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Mastella e Civico 22, botta e risposta. Lo scontro politico comincia a farsi aspro e ci restituisce la sensaszione che saranno mesi torridi e nei quali si “parrà la nobilitate” dei contendenti in lizza. Silente il PD, è proprio l’associazione di Moretti e Basile, in origine c’erano anche Ettore Rossi e Pasquale Orlando ma le rispettive matrici hanno un po frenato la loro volontà di partecipazione, che si sono fatti  carico di un primo assaggio di scontrro aperto col sindaco spalleggiati anche da Altrabenevento. Le utenze telefoniche il terreno della schermaglia con replica al  vertriolo del sindaco che ha definito i suoi antagonisti “detrattori seriali”, insomma avversari che sono tenuti in vita dalla sola avversione fisica nei suoi confronti. E già si comprende come il Ceppalonico vorrà indirizzare la natura dello scontro, un dinamismo tutto muscolare, estremizzato sulla sua persona, senza esclusione di colpi. Una drole de  guerre che va da sinistra a destra dove il quadro desta sconcerto. Le parole di Paolucci non fanno ritenere facile l’operazione di rasserenamento dei rapporti interni al centrodestra che comunque tornerà a riunirsi in forma plenaria nei prossimi giorni e quindi con Fratelli d’Italia. La sensazione è che a destra sia in atto una sorta di moratoria della propria fase politica, nel senso che nessuna delle tre parti sia realmente convinta di potere svolgere un ruolo politicamente rilevante nella prossima tornata elettorale. L’impressione è quella di una sorta di “rompete le righe”, che si preferisca essere a supporto di una delle due fazioni a confronto puntando all’obiettivo minimo che è quello del ritorno a Palazzo Mosti,  dove la destra, intesa come organizzazione partitica, è assente dalla scorsa consiliatura. La “lunga marcia” verso la ricostruzione della proposta politica passerebbe attraverso un ridimensionamento necessario per garantire, dopo il voto, la ripresa della fase più prettamente programmatica.

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