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Bando, la relazione Abbamonte isola Lumode

Bando, la relazione Abbamonte isola Lumode

11 Ottobre 2022 | by Enzo Colarusso
Bando, la relazione Abbamonte isola Lumode
Politica
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Dopo un mese o poco più è arrivata la risposta del professor Abbamonte alla richiesta di delucidazioni in merito alla faccenda del bando periferie proveniente dal Comune di Benevento. Abbamonte rispondendo direttamente all’Architetto Iadicicco ha sostanzialmente ribadito il concetto già espresso nel primo approccio del 24 agosto scorso e che cioè fosse necessario attenersi alle considerazioni dell’Anac e di conseguenza alle regole del codice degli appalti in materia di project financing; 49% di capitale pubblico e 51% di capitale privato. Nessuna lex specialis e meno che mai emulazioni di altre esperienze simili mutuate da altri realtà, Abbamonte ha consigliato di annullare la gara del 2018, la determina dirigenziale numero 309, e di indire la procedura di appalto per il programma di riqualificazione delle aree del terminal e di Piazza Risorgimento attraverso gli elaborati progettuali di Lumode debitamente recepiti chiudendo il contenzioso con la ditta casertana, la presa d’atto della volontà di Lumode di non aderire alle prescirizioni dell’Anac del 14 giugno 2021, che porrebbero Lumode stessa nelle condizioni di raddoppiare il capitale da investire. Cosa di cui i casertani non hanno alcuna intenzione. Ne consegue che in questo modo la responsabilità di recedere sarebnbe tutta in capop a Lumode e il Comune potrebbe salvarsi in corner con i fondi pubblici di 7mln concessi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una condizione che Lumode molto difficilmente accetterà e per questo si andrà a contenzioso. Nella relazione Abbamonte non si fa stranamente riferimento alla delibera 121 del 2016 che di fatto introduce al project financing, quella in base alla quale si decise per la compartecipazione 25-75% che l’Anac ha poi bocciato. E allora, chi resta col cerino in mano? Sembrerebbe Lumode che per questo non intende recedere dalle sue posizioni come affermò lo stesso avvocato Salvi. Secondo Altrabenevento e in attesa che il Comune faccia sentire la sua voce, la situazione è assai contorta.

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