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CdA Asia e nuove tensioni, Picariello: nessun “cadreghismo”, ma risparmio di soldi pubblici

CdA Asia e nuove tensioni, Picariello: nessun “cadreghismo”, ma risparmio di soldi pubblici

15 Marzo 2023 | by Enzo Colarusso
CdA Asia e nuove tensioni, Picariello: nessun “cadreghismo”, ma risparmio di soldi pubblici
Politica
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C’è aria di tensione dalle parti della galassia mastelliana. L’ultima, in ordine di tempo è la proposta, per ora solo paventata, da parte dell’ala dissidente di Mastella di ipotizzare un ritorno al Consiglio d’Amministrazione da parte di Asia. C’è da dire che l’idea dei vari Picariello, Guerra, Farese, Palladino fosse quella di rendere davvero un servigio alla collettività fermo restando che, oggettivamente, i tre posti che si sarebbero presentati nel Cda avrebbero soddisfatto di certo anche le legittime aspirazioni di quanti continuano a sentirsi estranei all’ormai trito e ritrito “cerchio magico”, che una volta tanto non è espressione giornalistica ma il modo preciso che questa parte di maggioranza ha sempre utilizzato per definire coloro che reputano più vicini al sindaco e per questo maggiormente tenuti in considerazione da quello.

 

Il termine “cadreghista”, che è un’iperbole e un’aggettivazione dal sapore senza dubbio irridente ma anche goliardico, sta ad indicare proprio i cacciatori di poltrone e non c’è dubbio che la dissidenza badi anche a questo. Antonio Picariello ci ha fatto pervenire una nota nella quale rigetta al mittente l’accusa di cadreghismo, “che è poco consono al mio modus cogitandi”, dice, e prova a spiegare il senso di quella iniziativa che una “voce devota” ha prontamente fatto pervenire al sindaco con relativa forte irritazione del Primo Cittadino. “Ci siamo permessi di formalizzare una idea di Consiglio di Amministrazione dell’Asia condivisa da alcuni Consiglieri Comunali”, scrive Picariello. La nostra proposta era molto semplice e trattandosi Asia di una partecipata del Comune multi service, alla quale i Consiglieri comunali hanno conferito “i controlli” sulle caldaie, in un solo colpo avremmo avuto un Consiglio di Amministrazione autorevole e al contempo avremmo risparmiato soldi pubblici da destinare alle precarie casse comunali.”

 

Questo il senso di una iniziativa che, ovviamente, non poteva essere accettata da Mastella per il solo fatto che l’ha interpretata come una ennesima forzatura da parte di quel gruppo che negli ultimi mesi gli ha creato non pochi grattacapi. Il mastellismo non ammette teste pensanti, ora come allora è il capo e cioè Mastella che sa cosa è bene oppure no. E “spiaze” che i vari Guerra, Picariello, Palladino, Farese, e mettiamoci pure Panunzio, uno dei più antichi sostenitori del sindaco, non l’abbiano ancora compreso. Del lotto non fa parte Alboino Greco, il vicecapostaff della segreteria politica de sindaco, che la scelta l’ha fatta e non è quella della solidarietà nei confronti dei quattro/cinque in questione dei quali però si apprezza lo spirito “metacadreghista” del loro stare in politica, nonostante tutto.

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