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Vicenda Tomaciello, Mastella: fiducia resta intatta

Vicenda Tomaciello, Mastella: fiducia resta intatta

11 Ottobre 2023 | by Enzo Colarusso
Vicenda Tomaciello, Mastella: fiducia resta intatta
Politica
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L’accusa di truffa e l’obbligo di dimora nei confini beneventani. Analisa Tomaciello, consigliera di Benevento Bellissima, lista assai vicina a casa Mastella, e presidente della Commissione Bilancio, si è presentata stamattina a Palazzo Mosti per partecipare ai lavori della commissione di cui è presidente. Prima di andare via ha incontrato il sindaco che le ha rinnovato la sua fiducia, almeno per il momento, Sindaco che ha poi dichiarato ai microfoni che nulla cambierà nei rapporti con la consigliera

Intanto si cominciano a delineare meglio i contorni di questa vicenda. L’ipotesi di reato di truffa vavanzata dalla Procura della Repubblica di Sondrio e che vede consorte anche l’imprenditore Andrea Taurino, 50 anni originario di Bari, e Amministratore Unico della società Work Safety spa, si basa su di una indagine condotta dalla Squadra Mobile della cittadina lombarda per una presunta truffa da 100mila euro a danno di una società tedesca specializzata nella produzione di test antigenici contro il Covid 19 ma di cui non si conosce l’identità.

La Work Safety, capitale sociale 600mila euro interamente versato, fa capo ad Arturo Taurino 80 anni, presumibilmente padre di Andrea, e nella quale la Tomaciello è risultata Socio Unico dal 5 giugno 2018 al 19 dicembre 2018 e Amministratore Unico dal 5 giugno 2018 al 27 giugno 2018. Tra il 2018 e il 2022 la Tomaciello è stata Amministratore Unico di altre due società con sedi operative a Sondrio, Centro Impresa e Sicurezza&Lavoro, subentrando ad alcuni familiari di Andrea Taurino.

Taurino e Tomaciello, secondo gli inquirenti, avrebbero fatto avere alla ditta l’anticipo di 2.500 euro, ma poi al momento del saldo avrebbero prodotto la copia di un avvenuto bonifico falso. Particolare non da poco è il fatto che dalla Germania la merce è arrivata in Valtellina per essere stoccata in un magazzino di Castione, in provincia di Sondrio, probabilmente lo stesso che poche settimane fa è stato distrutto da un incendio doloso che ha portato in carcere, con un’indagine-lampo dei carabinieri, gli autori materiali del rogo, entrambi pregiudicati residenti a Milano.

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