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FdI e Azzurri divisi in tutto. Matera a Mastella:”con Renzi una scelta sbagliata”

FdI e Azzurri divisi in tutto. Matera a Mastella:”con Renzi una scelta sbagliata”

12 Gennaio 2024 | by Enzo Colarusso
FdI e Azzurri divisi in tutto. Matera a Mastella:”con Renzi una scelta sbagliata”
Politica
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Un centrodestra che palesa le sue divisioni interne quello che si è presentato ieri alla Rocca dei Rettori. Fratelli d’Italia e Forza Italia, due gruppi consiliari distinti e ovviamente due capigruppo, Fuschini per gli azzurri, Mauriello per la Fiamma. E non è cosa annoverabile tra le sorprese poù assolute. Che da queste parti il centrodestra fosse spaccato e diviso è storia vecchia, basti pensare ai tanti tavoli politici andati a finire con un nulla di fatto degli ultimi tre o quattro anni e che hanno prodotto il magro 5% con cui la destra siede a Palazzo Mosti attraverso Rosetta De Stasio. E la stessa lista unitaria per intercessione della Lega è sembrata più una foglia di fico che un vero e proprio accordo politico.

L’antipatia personale e politica fra Rubano e Matera è magna pars in questa vicenda, inutile girarci attorno, impossibile approdare a soluzioni basate su concordia e unità di intenti. Nei confronti di Mastella, svincolo dirimente di ogni azione politica dalle nostre parti, i due provano sentimenti assai contrastanti; di scontro frontale Rubano, di apertura e di cordialità mai rinnegata Matera, che anche ieri, intervenendo in Consiglio provinciale, non ha fatto mancare l’appello al sindaco di Benevento a venire verso il destra-centro mantenendo posizioni centriste e sottolienando la inutilità politica dell’accordo con Renzi

Diversi in tutto Forza Italia e Fratelli d’Italia, anche nell’approccio alla nuova consiliatura; pacato e politicamente corretto Mauriello, veemente e assai battagliera Anna Iachetta, la consigliera che Rubano soffiò proprio a Mastella nella sua spasmodica campagna acquisti di questi mesi, che non pochi danni ha prodotto al sistema di potere mastelliano specialmemnte nei piccoli comuni dove la sconfitta ceppalonica è stata più sensibile.

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