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Benevento, Di Somma a CeA: “Abbiamo iniziato una grande scalata: umiltà e carattere le nostre armi. Auteri non vuole solo vincere. Il pubblico può trascinarci alle vittorie. Vi dico come si sono sbloccati Mazzeo e Cissè e perché non è arrivato Arcidiacono…”

Benevento, Di Somma a CeA: “Abbiamo iniziato una grande scalata: umiltà e carattere le nostre armi. Auteri non vuole solo vincere. Il pubblico può trascinarci alle vittorie. Vi dico come si sono sbloccati Mazzeo e Cissè e perché non è arrivato Arcidiacono…”

23 Febbraio 2016 | by admin
Benevento, Di Somma a CeA: “Abbiamo iniziato una grande scalata: umiltà e carattere le nostre armi. Auteri non vuole solo vincere. Il pubblico può trascinarci alle vittorie. Vi dico come si sono sbloccati Mazzeo e Cissè e perché non è arrivato Arcidiacono…”
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Di Somma

Tutto in sette giorni, dal lunedì dove il Benevento si è preso la vetta della classifica per la prima volta nel campionato, alla domenica dove i giallorossi hanno respinto l’attacco del Lecce e piazzato già le prime distanze con tre lunghezze proprio sulla squadra di Braglia, sfruttando al massimo il turno favorevole dove a “farsi del male” c’hanno pensato direttamente le quattro inseguitrici che si sono incrociate nei due scontri diretti del “Via del Mare” e del “Pinto”. La squadra di Auteri ha colto subito l’occasione e non ha fallito l’occasione, forse la più grande risposta e prova di forza in una gara dove Lucioni e compagni potevano anche patire l’obbligo del risultato. E’ un momento magico per la Strega e di questo momento abbiamo parlato con il direttore sportivo, Salvatore Di Somma, notevolmente soddisfatto di questo nuovo capitolo targato Auteri:

“Sapevamo tutti che sarebbe stata gara difficile contro un Monopoli motivatissimo. I biancoverdi hanno giocato con grande determinazione e rabbia – ha dichiarato a Calcio e Altro il diesse, che prosegue subito con il parallelo rispetto ad un altro primato che ha sempre vissuto in prima persona, come quello dello scorso campionato – Prova di forza rispetto allo scorso anno? Magari lo scorso anno non l’avremmo vinta questa partita, ma non c’è la controprova. Sicuramente questo è un gruppo diverso, anche se ci sono tanti calciatori dello scorso anno. Questo è un gruppo più umile e più determinato con un allenatore importante. Una squadra che, oltre il carattere, impone il proprio gioco con idee ben chiare. Questa è la grande differenza rispetto allo scorso anno ed abbiamo un gruppo diretto da un allenatore che sa il fatto suo, che dà identità alle proprie squadre, esprime un buon calcio e non si accontenta mai del risultato. Auteri è sempre alla ricerca della prestazione, non cerca solo la vittoria ma vuole ottenerla attraverso il bel gioco”.

Un inizio di 2016 da incorniciare: i primi segnali di svolta già dalla trasferta di Catania ( a fine Dicembre) ed, a parte lo stop di Lecce, la grande scalata verso la vetta. Un Benevento in continua crescita, a cosa è dovuta quest’evoluzione?

“La squadra inizialmente ha avuto dei problemi, poi ha assimilato le idee dell’allenatore.  A Catania direi che c’è stata la svolta: un grande risultato contro una squadra importante. Non solo il punteggio ma, soprattutto, la grande prestazione che ha dato autostima ad una squadra che da lì ha iniziato a crederci. Abbiamo, avviato poi una grande scalata e bisogna continuare su questa strada con le nostre armi più importanti, ovvero l’umiltà, la voglia e la determinazione”.

Crescita della squadra che è coincisa anche con la crescita dei singoli: è letteralmente esploso Cissè che a Monopoli ha realizzato il quarto gol in tre gare, Mazzeo è tornato a fare Mazzeo, come forse mai l’avevamo visto a Benevento. Le tante voci dei mesi scorsi avevano, probabilmente, influenzato il loro rendimento, è stata la sola componente psicologica a sbloccarli?

“Sicuramente è stata una componente psicologica a sbloccare il rendimento di tanti, perché prima di Gennaio c’era sempre l’arrivo dell’apertura del mercato che poteva distrarli. Poi Gennaio è stato terribile, purtroppo la mente era sempre rivolta al mercato, inevitabilmente. Chiuso il mercato, c’è stata questa crescita notevole di tantissimi calciatori, non solo di Cissè e Mazzeo. Inoltre, abbiamo fatto due acquisti importantissimi che sono Campagnacci e Vitiello. Chiuso il mercato c’è stata una crescita notevole dei singoli che è coincisa con quella del gruppo”.

Un mercato oculatissimo che non ha stravolto gli equilibri interni ed una filosofia che vi sta dando ragione. L’acquisto azzeccato, poi, di Walter Lopez, un grande colpo, considerando anche le dinamiche di mercato: mentre gli altri pensavano a quei due o tre terzini che dovevano muoversi in Serie B e Lega Pro, attorno ai quali si erano scatenate delle vere e proprie aste, il Benevento aveva piazzato in sordina il proprio affare:

“Sicuramente sono stati in pochi a pensarci. Abbiamo fatto questo acquisto con grande oculatezza, muovendoci tempo prima, conoscendo il calciatore dal punto di vista tecnico ed umano. E’ un trascinatore e col suo atteggiamento credo abbia trasmesso ancor più grinta all’intero gruppo che, comunque, ne ha da vendere. Abbiamo fatto innesti oculati e mirati senza stravolgere equilibri interni. In più c’era la questione dell’attaccante perché c’era situazione di Cissè che, fortunatamente, non è andata in porto. Con l’uscita di Di Molfetta abbiamo preso un esterno importante come Raimondi. Si parlava di Arcidiacono e qualche altro, ma ho sempre sostenuto e detto che l’acquisto importante sarebbe stato Campagnacci. Prendere un grande nome, avrebbe potuto penalizzare Campagnacci, per il quale ci sono state tre o quattro richieste di B importante. Fortunatamente, siamo riusciti a trattenerlo e lui è rimasto con grande piacere e convinzione”. 

Il Benevento ora non vuol lasciare la vetta, vi sentite favoriti?

“No, non ci sentiamo i favoriti perché mancano ancora 11 partite ed in pochi punti siamo in cinque squadre. Il cammino è ancora lungo e difficile con scontri diretti, derby e partite difficili. E’ dura, ma dobbiamo continuare su questa strada. Questo primo posto non ci fa perdere le caratteristiche che ci hanno contraddistinto, ma sappiamo di essere una squadra a livello di Foggia, Cosenza, Casertana e Lecce”.  

Avete riacceso l’entusiasmo in città ed il pubblico ha dato le proprie risposte:

“Sono contento perché ho rivisto con piacere questa affluenza di pubblico. A volte si dice che solo la squadra ha fatto una prestazione importante. Credetemi, il sostegno e la presenza del pubblico è determinante perché dà stimoli non indifferenti. Io e mister Auteri l’abbiamo visto direttamente a Lecce: al “Via del Mare” erano 15mila a trascinare alla vittoria la squadra salentina.

Se i tifosi ci stanno vicino e seguono in massa, possono darci una mano importante. Ci stanno facendo sentire la loro passione, ma spero che possano ancora aumentare notevolmente”.

 

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