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Benevento, Vigorito: “Vi spiego perché volevo dimettermi da presidente…”. Poi l’annuncio della campagna abbonamenti

Benevento, Vigorito: “Vi spiego perché volevo dimettermi da presidente…”. Poi l’annuncio della campagna abbonamenti

6 Giugno 2022 | by Domenico Passaro
Benevento, Vigorito: “Vi spiego perché volevo dimettermi da presidente…”. Poi l’annuncio della campagna abbonamenti
Benevento Calcio
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Il sospiro di sollievo per la piazza giallorossa era arrivato a margine dell’incontro di venerdì scorso a San Giovanni di Ceppaloni, tra il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ed il patron del Benevento Calcio, Oreste Vigorito. Un incontro che aveva sciolto le riserve sull’iscrizione al prossimo campionato di Serie B, assicurata direttamente da Vigorito nel corso della chiacchierata con il primo cittadino, che è stata la prima di una serie di incontri che si terranno nel prossimo periodo. In quell’occasione il presidente del club giallorosso non aveva rilasciato dichiarazioni, mentre a dare l’importante annuncio è stato Mastella stesso. Qualche giorno di riflessioni per Vigorito che ha scelto di affidare solo alla sua televisione un messaggio ai tifosi per parlare dalle motivazioni che lo avevano spinto alle dimissioni, fino all’annuncio di una nuova campagna abbonamenti.

Sulle ragioni delle sue dimissioni, ha spiegato: “Dai discorsi con la gente traevo la linfa di una delle ragioni per cui restavo a Benevento. Mi piace chiudere gli occhi e rivedere quello che è andato in scena qualche giorno fa. Ho rivisto visi con entusiasmo e mi sono emozionato, è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Varrebbe la pena dare dimissioni ogni giorno per poi vedere gente così felice (sorride ndr). Saremmo poco onesti se dimenticassimo una delle ragioni per cui Vigorito stava pensando di andare via, ovvero il disinteresse, che non è solo legato agli incassi di botteghino. Poi arriva qualcuno che non solo esprime il solo dissenso, ma esprime anche la sentenza: vattene. Libertà di opinione non è questo, ma significa esprimersi, anche se con divergenza, e poi ascoltare gli altri. Altrimenti non siamo di fronte un’opinione, è passato del tempo dalle Streghe, dove si emetteva sentenza e si andava al rogo. 

Perché ho rassegnato le dimissioni? Complice la pandemia e questa disaffezione, stavo avendo l’impressione di essere uno in più. Per me il pallone è stato sempre uno strumento per arrivare al cuore della gente, questo è stato il mio approccio per il calcio e questo resterà. Prima che questo venisse sciupato dall’indifferenza, preferisco andare via con il ricordo dei trascorsi, tra fischi e applausi. Tutte emozioni che nessuno potrà cancellare”.

Non solo questo clima di disaffezione che il presidente aveva percepito, ma anche la distanza, a suo dire, delle istituzioni specie per la questione stadio, che Vigorito ha così analizzato: “A Mastella va il ringraziamento per la cordialità della discussione, ho ripreso il dialogo e mi sembra assurdo che per riprendere il dialogo bisogna litigare. Abbiamo affrontato alcuni problemi, tra cui la convenzione che non arriva mai, abbiamo parlato delle opere di cui il Comune deve farsi carico, tra cui quelle di straordinaria manutenzione, quella che quest’anno ha portato ad una riduzione della capienza. Tutto questo avveniva senza una comunicazione ufficiale e questo mi aveva stancato”.

Vigorito è poi passato alle questioni di campo, dall’annuncio per la nuova campagna abbonamenti, fino a qualche prima indicazione sulla squadra che sarà:

“Sono convinto che dobbiamo riprendere le vecchie abitudini, ovvero rivedere gli allenamenti e saranno a porte aperte almeno per una volta a settimana. Vorrei che la gente tornasse allo stadio, in questi giorni verrà aperta la campagna abbonamenti con una sorpresa sui prezzi. Vorrei rivedere il Vigorito giallorosso. Il Benevento quest’anno è stata la squadra con meno presenze sugli spalti in Serie B e nel nuovo campionato ci saranno piazze grandi. Presidenti come me ormai sono merce rara, ci sono squadre che appartengono a fondi miliardari, presidenti come me ci mettono passione e qualcosa di soldi. Forse insieme possiamo ancora gioire e forse insieme Vigorito può fare il presidente del Benevento Calcio. 

Chiamerei tutto lo stadio Curva Sud per lo spettacolo che hanno dato, non importa quanti ne fossero. Uno, cento o mille… c’era il cuore. Non ho voglia di andarmene in pensione, ma alla sola condizione di fare il presidente insieme. Non ho bisogno di andare in un “Ciro Vigorito” vuoto per ricordare mio fratello. Mi sono comprato un’emozione, se finisce l’emozione allora finisce il Benevento, è una frase che dissi tempo fa e che ripropongo. Do molto valore all’affetto umano, faccio una campagna abbonamenti degna delle tasche di tutti. Su questa base costruiremo una squadra, come sempre, dignitosa e che faccia un buon campionato con calciatori che sudino la maglia”. 

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