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Benevento, Cannavaro: “La partita più brutta da quando sono qui. La casa di cura dopo un po’ chiude, o ci diamo una svegliata o si rischia”

Benevento, Cannavaro: “La partita più brutta da quando sono qui. La casa di cura dopo un po’ chiude, o ci diamo una svegliata o si rischia”

26 Dicembre 2022 | by Domenico Passaro
Benevento, Cannavaro: “La partita più brutta da quando sono qui. La casa di cura dopo un po’ chiude, o ci diamo una svegliata o si rischia”
Benevento Calcio
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Le dichiarazioni di Fabio Cannavaro dopo la sconfitta con il Perugia: “Prova bruttissima ed è un peccato perché siamo caduti negli errori visti da quando sono arrivato. Non abbiamo capito che giocavamo contro una squadra con determinate caratteristiche. Era dall’ultima partita che chiedevo più attenzione e più voglia, arrivava una squadra ultima e ci siamo adattati a loro dai primi minuti e pur avendo provato nel primo tempo, più passavano i minuti e più si sono perse le certezze. Giocare in casa invece che uno stiamolo, ci penalizza. Dispiace per l’ambiente e la giornata e se vogliamo gente allo stadio dobbiamo dare di più. Colpa mia in primis, cerco di gestirli e non puntare solo su 12 o 13 e spero che sia solo una partita dovuta dal momento, perché ci sono le vacanze. La voglio leggere così, non voglio pensare ad un “tradimento” da parte di qualche giocatore. Primo tempo anche se con fatica abbiamo fatto qualcosa, ma ci è mancata l’ultima scelta, facevamo fatica a rompere la linea avversaria. A volte si fa fatica a fiutare il pericolo e prendere quel gol lì mi fa molto male”. 

Mancata reazione: “Mi sono stancato di prendere un cazzotto per svegliarmi, anche perché non ti può andare sempre bene. Se rivedo il gol mi si fa il fegato amaro. Non c’è stata reazione perché a volte facciamo fatica a capire che invece che litigare dobbiamo giocare e non abbiamo giocato”.

Sulla prestazione di Viviani: “Schiattarella ha un problema al ginocchio ed oggi non ce la faceva, ha stretto i denti ma non potevo far entrare un ragazzo zoppo che mi ha dato tanto. So che è un giocatore importante come Karic e tutti quelli che in questo periodo hanno giocato di più, però quando hai a disposizione Acampora, Viviani e Tello è giusto farli giocare e sono quelli che ad oggi hanno segnato di più, poi è uscita fuori la peggior partita. Kubica non era in distinta perché ho fatto una scelta”.

Mercato: “Al di là delle scelte, credo che la prestazione di oggi possa incidere sulle scelte in generale. Non è una minaccia ma ad un certo punto dobbiamo capire che chi va in campo deve dare di più, abbiamo l’obbligo di rispettare società e tifosi e prestazioni coì non possiamo farne. A gennaio non trovi quello che vuoi, ma penso che un allenatore deve schiacciare il limone e vedere quello che esce. Li abbiamo valutati tutti e li stiamo mettendo a posto, credo che questo periodo ci servirà a capire l’indirizzo da prendere come sistema e come giocatori. Chi vuole restare li trattiamo con affetto e professionalità, se qualcuno vuol andare via lo dirà alla società. Ho detto che la casa di cura dopo un po’ chiude, o ci diamo una svegliata o si rischia. Le retrocessioni arrivano e se pensiamo ai Play Off…

Da quando ci sono io sicuramente c’è difficoltà quando giochiamo in casa. Analizzo molto le partite e in casa facciamo fatica, ovvio che in casa devi impostare, chiedo ai ragazzi di avere personalità. Non posso pensare che se non gioca Schiattarella perdo due partite in casa. Penso di avere giocatori bravi, ma devono crescere. Viviani ha le qualità per fare la serie A, così come altri, dobbiamo fare qualcosa in più con meno frenesia. Il nostro tifoso sa che siamo bravi quando vinciamo, non quando siamo belli e bravi”.

Resoconto al giro di boa: “Il rammarico è quello, ovvero che le difficoltà si sono palesate quando si è svuotata l’infermeria. Abbiamo fatto prestazioni superiori sul piano di attenzione e intensità quando eravamo 12 contati, non possiamo essere presuntuosi, se si cambia allenatore vuol dire che ci sono dei problemi. Le ho provate tutte, hanno giocato tutti e dobbiamo capire che tutti dobbiamo dare di più, ma non a guardare avanti. Quest’anno non si può guardare davanti, ma solo indietro. Si può cambiare un altro allenatore, ma questa è una stagione nata storta e dobbiamo cercare di raddrizzarla. Mi da fastidio perché oggi con dei rientri si potevano divertire e invece hanno sofferto un’aggressività che in B c’è sempre”.

Voto a Cannavaro e al Benevento: “Voto alto sul lavoro, meno sui risultati. Mi dispiace perché stiamo facendo un lavoro importante e fatichiamo a trovare continuità. Inutile vincere a Parma e poi perdere in casa. Non voler essere per forza operai, ci sta costando tanto. Il mio lavoro è perdo e sono Ion discussione, vinco e non ho fatto niente. Non ho paura, faccio questo mestiere perché mi piace. Quello che so fare è lavorare, cercando di crescere, lo faccio da quando ho 8 anni. Dobbiamo essere bravi e coscienti a guardare indietro. Questa è una società non abituata ad essere in questa situazione, dobbiamo essere consapevoli che solo lavorando tutti insieme e eliminando la presunzione, ne veniamo fuori”.

Confronto a fine partita: “C’è stato un confronto importante nello spogliatoio, credo di avere davanti degli uomini. Oggi la differenza l’ha fatta la fame, a livello di attenzione. Basta guardare la classifica, quando sei su non va vista, quando sei giù va vista per prendere consapevolezza. Guardando singolarmente questi giocatori, non posso pensare a queste prestazioni”.

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