Le dichiarazioni di Gaetano Auteri dopo Benevento-Crotone: “Non sono d’accordo con Longo, ognuno la pensa come vuole. Nel primo tempo a parte qualche errore non abbiamo concesso nulla, neanche palleggio. Sulla carta sono molto forti. Nella ripresa siamo stati decisamente più intraprendenti, abbiamo creato situazioni importanti. Se l’avessimo vinta, non avremmo rubato nulla, c’era anche un rigore. Di solito non mi lamento, ma questo era troppo eclatante. Lanini spesso è stato decisivo con noi, prendiamo come base di partenza questa partita. E’ da tempo che non si giocava con questi ritmi e con questa intensità, ci tocca lavorare. Dopo qualche errore che c’è stato, ho visto però sempre una reazione, ritrovando una condizione di serenità. Chi è entrato è entrato molto bene, torniamo a guardarci negli occhi. Non eravamo imbattibili prima, ma non siamo brocchi poi e oggi si è visto. Non ci gira neanche benissimo ora, ma le cose cambiano, partiamo dalle cose buone. Acampora ce l’ha questo strappo, non lo scopriamo ora. Ce ne sono anche altri, ha fatto un’ottima partita, di fronte agli errori del primo tempo ha sempre cercato di rimediare e questo è lo spirito che deve muovere tutti. Il dovere nostro è di dare serenità e ricominciare da dove abbiamo lasciato. Lavoreremo sulla serenità di alcuni e sulle certezze da ritrovare per altri. Non è tanto importante quello che c’è stato, ma le soluzioni da trovare per far sì che svaniscano le difficoltà. Avremo bisogno di tutti. In un giorno e mezzo abbiamo ritrovato i criteri di gioco, chiaro non perfetti, ma siamo ripartiti da quello che abbiamo fatto, parlando con tutto il rispetto. Più tempo passa e più siamo destinati a crescere. Non ci penso più a prima e al primo posto, non possiamo tornarci più. Glisso sui complimenti, nessun tipo di considerazione, mi sento fortemente coinvolto. Non ci possiamo fare nulla su ciò che è stato, mi sento dentro anche io a quel periodo in cui non c’ero, inutile andarlo a rimarcare”.
L’esclusione della Turris e la gestione delle vicende: “So solo che quando noi siamo andati a Taranto e abbiamo battuto la Turris sono state gare vere e non è stato per tutti così. Tanto restano parole, valgono gli almanacchi e le squadre che vinceranno. So solo che abbiamo fatto “.
Sulla richiamata, prima scherza, ci fa un sorriso, poi analizza: “Ringrazio la società. Dentro di me so che delle situazioni fanno parte del gioco, i problemi nel calcio nascono sempre quando c’è carenza di risultato, pochi possono capire i valori oggettivi. A volte non si centra l’obiettivo, io alleno da 25 anni. Non ritenevo giusta quella scelta, ma ora è acqua passata ringrazio chi mi ha dato la possibilità di tornare, sono concreto. Torniamo a giocare a calcio come si deve, vedremo da qui alla fine che dimensione avremo, compreso l’epilogo finale che probabilmente sarà quello dei Play Off. Non sono un mago, abbiamo dei limiti e delle difficoltà, dobbiamo lavorare per tornare a certi livelli”.
Sull’incontro con Vigorito e il ritrovo della squadra: “Ci siamo guardati negli occhi. Quando si allena c’è qualcuno che può avere delle insoddisfazioni, quello che si deve fare è non permettere di intaccare il lavoro e su questo non c’è mai stato un problema. Le cose vanno bene quando ognuno fa il suo, l’allenatore allena e i calciatori fanno i calciatori. Invece di valutare le prestazioni, a volte si mistifica il risultato e il primo anello debole è l’allenatore, è una costante. Ci siamo guardati negli occhi, c’è stato poco tempo ma le risposte che ho avuto stasera sono adeguate. Non serve buttare tutto all’aria, non c’è altro da fare. Non ci sono possibili interventi esterni, questi siamo e dobbiamo tirare fuori il meglio. Cercheremo di finire bene il campionato e più avanti parleremo del resto. Ieri ci siamo visti col presidente, ci siamo anche fermati a parlare. La priorità era la partita, prendere altri argomenti a me non piace, le mie energie erano focalizzate sulla partita. Siccome siamo due persone che si stimano, da parte di tutti e due c’è stato un chiarimento. Non mi piace passare per vittima, è stata fatta una scelta in buona fede, non parliamone più, parliamo di quello che c’è da fare fino alla fine”.
Il messaggio di Auteri ai tifosi: “L’atteggiamento della piazza nei miei confronti per me è un imbarazzo rispondere. Non posso chiedere nulla ai tifosi, ma promettere che da qui alla fine, sperando di finire il più tardi possibile, faremo partite come queste anzi migliori. Quando fai partite come queste, acquisisci più certezze. Più che chiedere, dobbiamo dare ai tifosi”.