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Genoa-Benevento: 1-0. E’ una maledizione: ancora un finale beffa

Genoa-Benevento: 1-0. E’ una maledizione: ancora un finale beffa

23 Dicembre 2017 | by Domenico Passaro
Genoa-Benevento: 1-0. E’ una maledizione: ancora un finale beffa
Benevento Calcio
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Per Loretta Goggi era la Primavera, per il Benevento maledetta è questa stagione. Ancora una beffa per gli Stregoni, l’ennesima mazzata beffarda. Ancora tutto negli ultimi minuti, a quel famigerato scoccare del novantesimo che sembra innescare l’incantesimo. Il rientro di Fabio Lucioni fa ritrovare l’anima ad un’intera squadra che il capitano letteralmente si carica sulle spalle: libero, difensore e prima fonte del gioco, finanche portiere quando Belec non c’arriva, salvando sulla linea in almeno un paio d’occasioni. Quel che non può fare il capitano è metter i guantoni per parare un calcio di rigore, quello che in pieno recupero ammazza ancora la Strega, quando pregustava almeno il primo punto in trasferta ed invece è la prima vittoria interna per il Genoa. Ancora una clamorosa ingenuità a rovinare una prova condita di spirito e sacrificio, perché l’uscita di Belec è una sentenza e non regala neanche un momentaneo sorriso per il Natale della Strega.

In attesa della rivoluzione di mercato, un primo scossone De Zerbi lo dà già con le scelte in formazione. Il rientro di Lucioni permette di riproporre la difesa a tre con il capitano al centro. Fuori Chibsah e Di Chiara con D’Alessandro in tribuna, dopo esser stato in dubbio per una contusione al ginocchio. A centrocampo la coppia è formata da Cataldi e Del Pinto con Parigini nel tridente. Classico 3-5-2 per il Genoa con Taraabt a rifinire per Pandev in avanti, mentre in difesa ha recuperato Spolli.

I TEMPO – Buono l’approccio al match del Benevento che passato il quarto d’ora crea la prima clamorosa palla gol con l’incrocio dei tre attaccanti: Letizia recupera palla ed innesca il tridente, fino a Ciciretti che penetra in area e dentro per Puscas che da un metro fallisce il tocco in porta. Provano a rispondere i rossoblu dopo quattro minuti con il sinistro da fuori di Zukanovic che, però, non si abbassa quanto necessario. Alla mezz’ora De Zerbi è già costretto al primo cambio con Venuti dentro per l’infortunio di Letizia. Al 34′ i giallorossi sono di nuovo pericolosi in contropiede: bel cross dalla sinistra di Lombardi per lo stacco di testa di Puscas che, però, non angola la sfera che risulta comoda per Perin. A cinque del termine a difesa schierata la solita amnesia della retroguardia giallorossa: Taraabt illumina Pandev che la piazza alle spalle di Belec, salvato dal palo. Passa un minuto, da calcio di punizione la squadra di Ballardini colpisce anche il montante. Che occasione per il Genoa, stavolta la fortuna sorride alla Strega, o almeno la fa per mantenere il risultato invariato allo scadere di frazione.

II TEMPO – Buoni ritmi anche nella ripresa, qualche segnale giallorosso ma al 20 il primo pericolo lo corre proprio la squadra sannita con l’inserimento di Pandev che sbatte contro Belec in uscita. Per la prima volta, decisivo il portiere sloveno con un buon intervento. A 20 dalla fine sulla linea a salvare la palla è Fabio Lucioni con un intervento pazzesco in spaccata. Il capitano dopo due minuti è ancora decisivo sulla linea dopo l’opposizione di Belec su Lapadula, il capitano suona la carica. Tutto chiuso nella propria area il Benevento, ma al 28′ scatta il contropiede di Lombardi che serve la palla del clamoroso vantaggio su un piatto d’oro per Chibsah che fallisce il doppio tentativo, prima con l’opposizione di Perina e poi con l’intervento di Laxalt. Si esaltano i giallorossi, pericolosi dopo un minuto con la rovesciata di Del Pinto, stilisticamente bellissima ma Perin non si lascia superare. Un punto che il Benevento prova a strappare con le unghie e con i denti, finché accade l’incredibile. Ancora una volta tutto negli ultimi minuti, allo scoccare del 90′, quando Belec travolge in area Lapadula e per Abisso non c’è dubbio. Solito registro, l’ex Milan dal dischetto e vittoria Genoa, ancora ad un soffio. Proprio quello che manca alla traiettoria del tiro di Costa nel finale: è una maledizione.

Genoa (3-5-2): Perin; Zukanovic, Spolli, Izzo; Laxalt, Veloso, Rigoni (55′ Lapadula), Bertolacci (77′ Cofie), Rosi (77′ Biraschi); Taraabt, Pandev. A disposizione: Brkel, Galabinov, Gentiletti, Lamanna, Omeonga, Rossettini, Ricci, Rossi, Zima. Allenatore: D. Ballardini

Benevento (3-4-3): Belec; Costa, Lucioni, Djimsiti; Letizia (31′ Venuti), Del Pinto, Cataldi, Lombardi; Parigini (57′ Gyamfi), Puscas, Ciciretti (70′ Chibsah). A disposizione: Brignoli, Armenteros, Brignola, Coda, Di Chiara, Gravillon, Memushaj, Viola. Allenatore: R. De Zerbi.

Arbitro: Sig. Abisso di Palermo

Marcatori: 90’+2 Lapadula (rig.)

Ammoniti: 28′ Lucioni (B), 43′ Taraabt (G), 45′ Zukanovic (G), 62′ Lapadula (G), 83′ Cataldi (B), 90′ Belec (B), 90’+2 Lombardi.

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