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Giannone, le presidi: assurda la pista della rivalità

Giannone, le presidi: assurda la pista della rivalità

12 Gennaio 2016 | by Enzo Colarusso
Giannone, le presidi: assurda la pista della rivalità
Attualità
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E venne il giorno della conferenza stampa sui fatti del Giannone la notte di Natale. Le due dirigenti Pedicini e Marchese sono categoriche: la presunta rivalità tra i licei è pura e fuorviante mistificazione della realtà. “Il Giannone è parte lesa in questa vicenda- dice Norma Pedicini- una aggressione mai subita prima per crudezza e brutalità ma cavalcare l’onda lunga della contrapposizione è del tutto errato e pericoloso. Per le due dirigenti è bene che si attenda la conclusione delle indagini che al momento non hanno ancora condotto all’accertamento delle responsabilità. Si è fermi al selfie di uno dei presunti autori che è stato chiarito essere un alunno del Rummo ma tutto è ancora da verificare. La partita di calcio per scopi benefici detonatore del successivo atto criminale. La comparazione non convince le due dirigenti che invece paventano una serie di concause che hanno portato all’esplosione del 24 dicembre. Una bravata? Un’ esigenza perversa di protagonismo? Oppure la volontà di affermare la propria presenza ricorrendo a gesti sconsiderati e criminali? Le indagini sociologiche e antropologiche hanno la loro cittadinanza in questa storia amara così come la presenza della stampa che non ha sortito reazioni particolarmente positive da parte delle due dirigenti. La stampa, quella locale, alla quale, forse, si chiede più di quanto possa offrire ma pur sempre capace a volte di essere migliore di quella nazionale alla quale si assegna sempre la patente di professionalità e di integrità a prescindere dal reale valore. Alla stampa cittadina Pedicini e Marchese chiedono di non spegnere i riflettori su questa vicenda: saranno accontentate.

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