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Comune assume operatori d’infanzia, il Cub contesta la decisione

Comune assume operatori d’infanzia, il Cub contesta la decisione

24 Febbraio 2016 | by Enzo Colarusso
Comune assume operatori d’infanzia, il Cub contesta la decisione
Attualità
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Dura nota del sindacato Cub nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Alberto Zollo, componente la RSU del Comune di Benevento e membro del Coordinamento provinciale, contesta la determina dirigenziale ” Servizi al cittadino -servizio Personale” con la quale il dirigente Moschella ha assunto due operatori di infanzia con contratto a tempo indeterminato, part time al 50%., ravvisando sofferenza nella gestione del servizio presso l’asilo di via Firenze.  Zollo ritiene la decisione immotivata e contraddittoria e pone alcune questioni: in primis la decisione del comune, nel giugno del 2013, di non pubblicare il bando per la iscrizione dei bambini al servizio di Asilo Nido comunale a causa del basso numero di iscrizioni, solo 22 per i due asili e per un incasso presunto di 25.000 euro a fronte di una spesa di quasi un milione di euro e trentaquattro dipendenti da retribuire. Il Cub ricorda la decisione dell’Assessore Iadanza che negò, scrive Zollo, la crisi delle iscrizioni asserendo che vi era solo l’intenzione di pervenire ad una diversa organizzazione del servizio con il trasferimento di alcune operatrici presso gli uffici amministrativi. Infine a metà di ottobre del 2013 l’amministrazione tornò sull’argomento e comunicò che se non vi fossero state a breve altre iscrizioni, uno dei due asili sarebbe stato chiuso con conseguente trasferimento di personale in altri uffici. La non irreversibilità dello smistamento dei dipendenti in altre strutture comunali venne sancito con l’ordine di servizio n. 16620 del 28 febbraio 2014, dal Segretario Generale dell’Ente Uccelletti, che fece presente come “tali trasferimenti siano da intendersi a titolo non irreversibile, poiché, qualora dovesse in un prossimo futuro essere riaperto un altro asilo nido comunale, sarà riaperta una procedura per il rientro presso il settore che gestirà l’asilo stesso di tutto o di parte del personale interessato dal presente provvedimento”.  “Proprio alla luce di questa precisazione, conclude Zollo, l’amministrazione avrebbe dovuto sostituire le due operatrici di infanzia “trasferite per motivi di salute” richiamando in servizio presso l’asilo nido, due delle operatrici pari qualifica, trasferite momentaneamente presso altri settori con il richiamato Ordine di Servizio n. 16620 del 20/2/2014 a firma del Segretario Generale senza assumere altro personale.

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