BENEVENTO- Benevento torna ad ospitare i programmi di formazione della piattaforma Sigef per giornalisti, professionisti e pubblicisti. Si tratta dell’aggiornamento triennale cui è sottoposto l’iscritto all’Albo, tenuto a raggiungere un quorum di 60 punti per non essere estromesso. Materia del corso che si è tenuto presso la Sala del Centenario del Santuario della Madonna delle Grazie è stata la delicata materia dell’etica rapportata al giornalismo, un terreno estremamente complicato su cui muoversi e che non pochi problemi ha comportato per l’opera di informazione del giornalista. Diffamazione a mezzo stampa è stato l’argomento affrontato dalla Dottoressa Silvana Clemente, giudice di Corte d’Appello presso il Tribunale di Salerno con l’apporto del presidente dell’Ordine regionale Lucarelli e del presidente di Assostampa sannita Giovanni Fuccio. Poste sul tappeto le varie casistiche che hanno visto il giornalista trasformarsi in accusato e trascinato nelle aule di tribunale. Come sempre la verità sta nel mezzo. Esiste chi utilizza il proprio mestiere come una clava, spesso al soldo di una parte precisa, e non si fa scrupolo di adottare i sistemi più estremi per raggiungere gli scopi prefissi. Ma esiste la più vasta schiera di giornalisti cui la minaccia di querela tarpa le ali del loro mestiere ed impedisce il democratico svolgimento della professione. Un abuso di potere che, specie in periferia, basta ed avanza per mettere il bavaglio all’informazione. Il dibattito è ampio e impossibile da circoscrivere in un’ora e mezza di relazione, cosa che mette in risalto l’assoluta inutilità di questi corsi cui partecipa una messe di colleghi che vive d’altro e quindi sente assai poco sulla propria pelle i problemi della categoria. Che sono enormi e drammatici. Finalino sull’intervento del sindaco Mastella che ha ricordato i suoi primordi da giornalista e contribuito anche lui alla discussione.
