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Mensa, Fausto Pepe: ricucire il rapporto con le famiglie

Mensa, Fausto Pepe: ricucire il rapporto con le famiglie

7 Luglio 2016 | by Enzo Colarusso
Mensa, Fausto Pepe: ricucire il rapporto con le famiglie
Attualità
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Fausto Pepe torna sulla questione mensa e sulle molteplici difficoltà che la vicenda comporta. Ieri l’assessore Ingaldi ha annunciato l’intenzione di mangiare nelle varie scuole  che si avvalgono del servizio mensa  ribadendo che ogni ipotesi di nuovo bando di gara e di nuovo capitolato passa per l’ineluttabile rinuncia al centro di cottura di Capodimonte, troppo oneroso per essere riattato, almeno per ora. Pepe riprende il discorso proprio dal centro di cottura che non c’è:  “il neo-sindaco riparte dall’indizione di una nuova gara d’appalto europea espletata con la valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, attenzionata dall’ANAC, senza il contributo di Soresa e Consip e soprattutto senza il centro cottura”, scrive Fausto. “Per quanto riguarda le modalità di indizione del bando di gara e il conseguente lavoro dell’ANAC è la legge, DL 50 del 2016, che disciplina quale deve essere l’azione dell’ente appaltante e non di certo una riunione di giunta comunale. Per quanto concerne, d’altro lato, Soresa, Consip e centro cottura, sbandierati nelle settimane prima del voto, si fa grossa confusione e si è in evidente malafede: Soresa è la società della Regione Campania che si occupa di sanità. Per quanto riguarda Consip e centro cottura mi meraviglio che si sia potuto pensare che nelle mie funzioni da sindaco non abbiamo provato ad intraprendere queste strade alternative: Consip per questo specifico servizio non poteva già un anno fa concorrere alla risoluzione positiva della questione, mentre la ristrutturazione del centro cottura non era e non è nelle possibilità finanziarie dell’Ente”.  Per Pepe si deve ripartire dal rapporto di fiducia da ripristinare con la gente. “Il punto di riflessione che dovrebbe guidare l’azione amministrativa in questa fase”, conclude l’ex sindaco, sta nella diminuzione del numero di utenti, sopraggiunto a seguito dell’impossibilità del comune di continuare a compartecipare al servizio mensa a causa dei forti tagli al bilancio. Le ditte, per poter presentare offerte serie, devono essere a conoscenza nel numero di pasti da servire. Si potrebbe provare a capire ciò, con la collaborazione di tutti gli istituti scolastici e attraverso gli uffici dei servizi sociali, avviando un rapporto di dialogo diretto con i cittadini e con le famiglie”.

 

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