“Con la rimodulazione del servizio Emergenza 118 che s’intende realizzare nella ASL di Benevento è prevista una drastica riduzione di medici a bordo delle ambulanze del 118 (c.d. “demedicalizzazione”) che si traduce in una destrutturazione dell’Emergenza Territoriale con conseguenti effetti devastanti nelle prestazioni di soccorso sanitario per gravi patologie tempo-dipendenti. Attualmente sul territorio della ASL di Benevento sono distribuite dieci ambulanze con medico a bordo allocate nei presidi SAUT/PSAUT dei comuni di Benevento, Vitulano, San Giorgio, Airola, Limatola, San salvatore Telesino, Cerreto Sannita, San Bartolomeo in Galdo, Morcone. Se si dovesse realizzare il progetto di riorganizzazione, le ambulanze con medico a bordo si ridurrebbero da dieci a sei con conseguenti gravi ripercussioni sul delicato sistema del 118 che, in vaste aree della nostra provincia, non potrà più garantire l’assistenza medica negli otto-venti minuti previsti dalla legge. Il problema dell’organizzazione del 118 è particolarmente sentito nella ASL di Benevento dove in questi giorni si susseguono notizie su inefficienze organizzative che rischiano di aggravarsi anche per la mancata interlocuzione che sul 118 si sta verificando tra ASL e Parti Sociali. Da qui l’appello ai Sindaci – cui spetta per legge il diritto di partecipare alla programmazione dell’ASL – di esercitare compiti di vigilanza sull’operato del Direttore Generale tenuto conto soprattutto che nella riunione dell’Assemblea della Conferenza dei Sindaci del 27 Febbraio scorso l’argomento sull’Emergenza 118 non è stato affrontato. Da qui l’invito a discuterne nella prossima assemblea, a tutela di una corretta erogazione delle prestazioni di Emergenza-Urgenza Territoriale che devono essere garantite con criteri di equità e uniformità anche nella nostra provincia.