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Sant’Agata de’ Goti| La Provincia ripulirà la Fondovalle, ma adesso si pensa alla videosorveglianza

Sant’Agata de’ Goti| La Provincia ripulirà la Fondovalle, ma adesso si pensa alla videosorveglianza

6 Giugno 2017 | by Vincenzo De Rosa
Sant’Agata de’ Goti| La Provincia ripulirà la Fondovalle, ma adesso si pensa alla videosorveglianza
Attualità
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Sant’Agata de’ Goti – L’incontro di questa mattina ha portato almeno tre importanti risultati. Il primo è che i sindaci dei Comuni attraversati dalla Fondovalle Isclero si sono incontrati e confrontati. Il secondo risultato è che la Provincia di Benevento, per bocca del suo presidente Claudio Ricci, si è impegnata a ripulire le aree di sosta invase dai rifiuti. Il terzo risultato è che, come proposto da alcuni sindaci, le amministrazioni comunali lavoreranno all’ipotesi di installare un sistema di videosorveglianza che permetta di controllare le piazzole della Fondovalle.

Perché il problema dei rifiuti di ogni tipo sversati lungo l’importante infrastruttura viaria che collega la Provincia di Caserta con la Valle Telesina e la Valle Caudina – primo biglietto da visita per i visitatori – è un problema serio che riguarda appunto l’immagine dell’intera Provincia, e come denunciato dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) di Benevento anche il settore agricolo.

“Non posso portare sul territorio eventuali imprenditori interessati agli acquisti delle nostre produzioni di eccellenza se lo stesso deve attraversare una strada con cumuli di immondizia lungo la carreggiata”. Questa la premessa di Raffaele Amore, presidente della Cia e promotore dell’incontro assieme al vicepresidente Alfonso Del Basso. Da questa premessa era nata l’idea di un incontro tra Provincia, sindaci e associazioni.

Così, a discutere della problematica dei rifiuti questa mattina nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco a Sant’Agata de’ Goti c’erano i sindaci Giuseppe Di Cerbo di Amorosi presente anche come consigliere provinciale, Clemente Di Cerbo di Dugenta, Rossano Insogna di Melizzano in rappresentanza anche di “Terre del Taburno”, Giacomo Buonanno di Moiano presente anche come presidente della Comunità Montana del Taburno, e Pasquale Carofano di Telese Terme.

Presenti inoltre il consigliere provinciale Renato Lombardi, don Giuseppe Campagnuolo del Cireneo Onlus ed il Comandante della Polizia Municipale di Sant’Agata Vincenzo Iannotta.

Tante le problematiche emerse nel corso dell’incontro: da quella di un’ente Provincia che non ha più fondi, a quella rappresentanza dal post-emergenza. Perché, come chiesto da alcuni sindaci, vanno scongiurati nuovi sversamenti che puntualmente si ripresentano dopo la pulizia delle piazzole. Da qui l’idea di un tavolo tecnico al quale discutere di un sistema di videosorveglianza che controlli le aree di sosta della Fondovalle.

Gli interventi. Carmine Valentino ha ad esempio posto l’accento sul problema rappresentato da un quadro normativo che in materia di rifiuti è quanto meno complesso. Perché non tutti gli enti possono intervenire per rimuovere i rifiuti e perché c’è il problema della caratterizzazione dei rifiuti abbandonati, un processo lungo e costoso.

Lo stesso sacchetto nero che gli utenti lasciano fuori la porta di casa, è considerato “indifferenziato” dagli operatori ecologici, ma diventa un rifiuto speciale da caratterizzare se lasciato in una piazzola di sosta. E quindi, prima del recupero dei rifiuti, c’è l’intervento di caratterizzazione, e poi quello della rimozione.

Valentino ha poi sottolineato il problema dell’inciviltà, senza della quale il problema dei rifiuti abbandonati, in una Provincia con percentuali di raccolta differenziata altissime, non esisterebbe.

Sono stati invece Giuseppe Di Cerbo e Pasquale Carofano a sollevare il problema del post-emergenza. Perché l’abbandono dei rifiuti, una volta pulite le piazzole, ricomincia come già accaduto in passato. Ecco allora l’idea di una sistema di videosorveglianza che dovrà essere sottoposto al vaglio di un tavolo tecnico al quale prenderanno parte gli enti presenti questa mattina a Sant’Agata.

Se  il problema dei rifiuti abbandonati lungo la Fondovalle Isclero fotografa bene la condizione di inciviltà, quello dell’impossibilità ad intervenire da parte dell’ente Provincia è invece il segnale di una Rocca dei Rettori senza fondi. “Non per cattiva gestione – come ha ben spiegato il consigliere provinciale Renato Lombardi – ma perché i fondi alla Provincia non vengono più trasferiti”. Un problema che riguarda anche il rifacimento del manto stradale e della pulizia della vegetazione. “Non vorrei – questo l’allarme lanciato da Lombardi – che si arrivasse a dover chiudere la strada, come già accaduto. Ma questo è lo stato delle cose ad oggi”.

L’impegno della Provincia. Ed allora la soluzione prospettata da Ricci è stata ancora una volta quella del ricorso alla procedura della somma urgenza. “Intendo reperire – ha annunciato il presidente della Provincia -, sulla base delle somme promesse dalla Regione Campania, quelle necessarie per la pulizia straordinaria lungo la Fondo Valle Isclero, con la procedura della somma urgenza. Ma questo necessariamente richiede, come vuole la legge, che i Sindaci approvino il Bilancio dell’Ente, altrimenti si creano le condizioni per il dissesto finanziario alla Rocca dei Rettori”.

 

 

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