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San Nicola Manfredi| Emergenza idrica, Errico: “garantire ai cittadini una informazione corretta”

San Nicola Manfredi| Emergenza idrica, Errico: “garantire ai cittadini una informazione corretta”

25 Luglio 2017 | by Anna Liguori
San Nicola Manfredi| Emergenza idrica, Errico: “garantire ai cittadini una informazione corretta”
Attualità
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“Ai nostri concittadini deve essere garantita un’informativa chiara e corretta sulle variazioni e sulle  eventuali turnazioni nell’erogazione idrica”. A ribadirlo è il sindaco di San Nicola Manfredi, Fernando Errico che ha preso parte stamani al vertice in Prefettura convocato proprio per discutere della grave problematica idrica che sta colpendo i comuni del Sannio. “Siamo passati  – sottolinea Errico – da 7,3 litri al secondo di qualche giorno fa ai 3,7 di stamattina. Chiediamo pertanto che l’ente gestore (l’Alto Calore) provveda quanto prima a ripristinare la portata precedente, alla luce anche dei necessari ed improcrastinabili interventi di riparazione alle reti che, negli ultimi anni, sono stati enormemente ridotti. Rispetto ai dati del 2011 quando il numero delle riparazioni era pari a 2.444, – precisa il sindaco sannicolese – oggi ne vengono effettuate 1670, dunque abbiamo in pratica 774 interventi in meno”.
Il primo cittadino di San Nicola Manfredi ha voluto nuovamente rimarcare alla dirigenza dell’ente gestore presente all’incontro la necessità di “essere messi in condizione di ricevere un servizio continuativo per la popolazione, non per i due terzi della giornata”. Richiesta che Fernando Errico aveva già rivolto all’Alto Calore nel corso dell’assemblea dei soci di alcuni giorni fa. “E’ fondamentale  – dichiara – conoscere le prospettive del servizio nei mesi a venire, sapere per tempo, e non attraverso fax o email dell’ultimo minuto o a servizio già sospeso, quale è il programma delle turnazioni  e come si ovvierà nelle aree più svantaggiate, anche con sistemi surrogatori. Dare un’informativa corretta – sottolinea il sindaco Errico – significa anche che, se viene comunicata l’interruzione dalle ore 22 di sera alle 6 del mattino, non è concepibile che il mattino seguente dopo oltre 12 ore di stop l’erogazione non sia ripresa. Anche perché, voglio ricordare l’esistenza di una Carta dei Servizi approvata dall’Alto Calore in cui è previsto che, oltre le 10 ore di assenza di acqua, il gestore è tenuto a provvedere con sistemi di erogazione alternativi”.

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