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Uil: “Separare la spesa previdenziale da quella assistenziale”

Uil: “Separare la spesa previdenziale da quella assistenziale”

28 Luglio 2017 | by Paola Corona
Uil: “Separare la spesa previdenziale da quella assistenziale”
Attualità
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“La Uil sta chiedendo da anni – osserva Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) – di procedere alla separazione contabile della spesa previdenziale da quella assistenziale e, al contempo, di rinegoziare con l’Europa i parametri per la rilevazione dei dati che ancora considerano il Tfr, e alcune prestazioni assistenziali, come spesa pensionistica. Questo è il modo per valutare correttamente la sostenibilità del nostro sistema pensionistico ed evitare di portare in Europa un’immagine distorta e distante dalla realtà”.

La Uil Avellino/Benevento torna a farsi sentire sul tema pensionistico, ricordando che la separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale è uno dei punti previsti nella fase due del confronto sulla previdenza tra Governo e sindacati.

Secondo lo studio della UIL, nel 2014, togliendo la tassazione (pari a 66 miliardi di euro, secondo la commissione Europea) e i TFR/TFS (22,8 miliardi di euro), la spesa per pensioni in Italia è dell’11% rispetto al Prodotto Interno Lordo (Pil), anziché del 16,5% così come rilevato dai dati Eurostat. Una spesa netta per pensioni dell’11% è perfettamente in media con quella degli altri Paesi della UE e, addirittura, 1,4 punti meno della Francia, 1 in meno dell’Austria, 0,4 punti in meno della Germania.

La Uil sottolinea che la spesa netta per pensioni per abitante, pari a 2.942 euro, è meno della metà di quella del Lussemburgo (7.486 euro), oltre 1.000 euro inferiore a quella di Francia (4.031 euro) e Germania (4.117 euro). Per la Uil occorre rivedere i criteri che spesso penalizzano i lavoratori e, in generale, il nostro Paese.

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