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Avellino| Soluzione “Solimena” per risolvere il rebus “Mancini”

Avellino| Soluzione “Solimena” per risolvere il rebus “Mancini”

25 Gennaio 2018 | by Marco Grasso
Avellino| Soluzione “Solimena” per risolvere il rebus “Mancini”
Attualità
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Le nove aule della Solimena, ancora di fatto a disposizione del Liceo Scientifico di Avellino, è il prossimo nodo da sciogliere. Martedì il sindaco Paolo Foti e il consigliere provinciale Girolamo Giaquinto si incontreranno  per provare a trovare una soluzione che potrebbe risolvere, una volta per tutte, il rebus “Mancini”.

La dirigente della scuola media di viale Italia Amalia Carbone non sembra avere molti dubbi. In una recente conferenza stampa ha ribadito che quei locali dovranno tornare a disposizione della sua scuola e, quindi, tolti definitivamente dalle disponibilità del Liceo Scientifico.

La normativa in materia di sicurezza non lascerebbe, a sua detta, molti margini di manovra. Di diverso avviso il comitato dei genitori che, forte di una relazione tecnica redatta dagli ingegneri Feliciano Ricciardelli ed Euro Pierni, chiede di rivedere il piano anti-incendio ed, in particolare, di ampliare l’apertura delle porte tagliafuoco. Con interventi semplici, che non incidono sulla sicurezza strutturale, si potrebbe arrivare ad ospitare 1080 alunni (360 a piano), invece dei complessivi 840.

A conti fatti 240 studenti in più, che vorrebbe dire garantire ancora le nove aule al “Mancini” e, quindi, colmare il vuoto lasciato dalla Bper, l’unica delle sei sedi individuate dal piano della Provincia non idonea ad ospitare studenti del Liceo Scientifico.

Se ne saprà si spera, qualcosa in più martedì dopo il vertice tra Foti e Giaquinto. Poi tutti in Prefettura per mettere nero su bianco sul piano di ritorno alle lezioni di mattina per gli oltre 1200 studenti del Mancini. Al momento le aule “sicure” sono 42, di cui 12 nell’ex elementare di San Tommaso, 8 nella struttura di Rione Parco che ospitava materne e primarie, 12 nel plesso di via Zigarelli, 5 al “Colletta” e 5 al “Dorso”.

Per partire, assicurano docenti e dirigenti, ne servono 51, ma forse anche 49 sarebbero sufficienti. Al di sotto della soglia minima si potrebbe solo mettere in piedi un complicatissimo piano di lezioni con turni alternati tra mattina e pomeriggio.

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