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Benevento| Ponti e perplessità

Benevento| Ponti e perplessità

23 Agosto 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Ponti e perplessità
Attualità
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Dubbi e perplessità, sussurri e grida dalla conferenza stampa parecchio attesa del sindaco Mastella sui ponti San Nicola ed Epitaffio. Chi si attendeva ragguagli ulteriori dal classico soliloquio del sindaco circa lo stato dell’arte delle infrastrutture è andato irrimediabilmente deluso. Mastella ha provveduto a legittimare il lavoro dei suoi tecnici rimandando ad ulteriori verifiche e perizie ad hoc ogni ulteriore decisione sulle scelte da operare. Quelle che si attende, per esempio, dalla commissione dell’Università del Sannio capitanata dalla professoressa Pecce e arricchita da eccellenze dell’architettura e dell’ingegneria, che dovrà stilare il suo referto sul futuro del ponte San Nicola.

Una procedura che non fa una piega, al netto dell’atteggiamento del sindaco sempre teso a dosare assai bene il carico di responsabilità che intende accollarsi. Semmai al sindaco si potrà imputare la irrefrenabile voglia di avere voluto inaugurare un ponte con ecessiva velocità quando nel 2016 si conclusero i lavori di messa in sicurezza del terrapieno. Ed anche in quel caso finì per fidarsi dei tecnici che dal canto loro si guardarono assai bene dall’effettuare una valutazione complessiva del ponte stesso. Il vicesindaco ad interim Picucci ha ribadito che all’epoca non furono fatti ulteriori monitoraggi del ponte e ci si fermò al lavoro di somma urgenza e la conferma di una decisione del genere arriva anche dall’allora commissario ad acta per l’alluvione, l’architetto Grimaldi. Che dire: una scelta opinabile. Una struttura interessata da una alluvione avrebbe dovuto, quanto meno, essere posta sotto stretta osservazione nella sua interezza vista anche la sua obsolescenza, punto sul quale si articola buona parte dei timori di oggi in relazione alla sua tenuta statica. In sostanza, al di la dei proclama sul ponte San Nicola manca una strategia globale rispetto all’intero quadro delle infrastrutture che difficilmente potrà essere completato vuoi per l’esiguità di denaro in cassa, vuoi per mancanza di volontà politica, eccezion fatta per le vetrine mediatiche he fanno sempre piacere e che Mastella ha mancato perchè in ferie. Resta il fatto che solo la tragedia di Genova e la rivelazione che il costruttore del nostro ponte era lo stesso Morandi, intuizione di Antonio Corbo, hanno acceso i riflettori sulla realtà critica che ci tocca raccontare. E ci sarebbe da riflettere.

 

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