Dicembre potrebbe essere il capolinea dell’esperienza di Don Nicola De Blasio al vertice di Caritas. Al comando delle operazioni dal settembre 2007, dopo un decennio Don Nicola potrebbe essere tentato di abbandonare per tornare ad occuoparsi a tempo pieno della “sua” San Modesto. Mollare non rientra nell’abito comportamentale di un lottatore come lui per cui il ridiomensionamento, se sia lecito dire così, è tutt’altro che tale ma solo un ripiegamento su posizioni più consone a proseguire la sua azione che di certo non conoscerà arretramenti. Senza dubbio la contrapposizione con l’Amministrazione Mastella della scorsa estate ha lasciato il segno. La lotta delle cooperative che ha imperversato nelle torride giornate estive ha di certo esasperato gli animi e per quanto Don Nicola operasse per il disgelo certe cose non lo hanno lasciato impassibile.
Per questo motivo avrebbe deciso di farsi da parte ma dalla Curia Monsignor Accrocca non sarebbe di questro avviso e lo avrebbe più volte invitato a desistere. Dieci anni di Caritas che Don Nicola ha marcato profondamente negli anni più duri della crisi economica, quando per molti versi era proprio lui che nell’immaginario collettivo rappresentava il vero assessore ai servizi sociali, absit iniuria verbis. Ora è forse il tempo di tornare alle origini ma insieme a Don Sergio, il vice, che invece vorrebbe andare via dal Rione Libertà. Intorno a Don Sergio, strani casi della vita, ruoterebbe la permanenza o meno di Nicola al timone di Caritas.