La guerra in atto delle autorizzazioni tra Gesesa e Comitato per la qualità dell’acqua. La questione si sposta sugli accreditamenti di Gesesa e sul laboratorio Tecno Bios che secondo il Comitato non aveva, all’epoca delle analisi, l’imprimatur di Accredia, l’Ente Italiano di Accreditamento. “Gesesa fa riferimento alla potabilità dell’acqua servita alla cittadinanza e la reputa buona ma non dice di avere incaricato un laboratorio di analisi, regolarmente accreditato ed autorizzato per tali attività, che ha attestato di aver trovato nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzone valori di tetracloroetilene oltre la SOGLIA di CONTAMINAZIONE, 1,7- 1,8 microgrammi litro oltre il limite di 1,1 microgrammi/litro stabilito “ope legis”.
La questione della potabilità, seppur di acque interessate da sostanze chimche altamente nocive ma presenti in proporzioni ancora bassissime, è la “grundnorm” su cui si basano le argomentazioni di Palazzo Mosti. Ben diverso è il richiamo ad una bonifica delle falde acquifere, suggerito dall’Arpac, e che passa attraverso la chiusura di tutti i pozzi. Sulla questione interviene Maranna Farese capogruppo dei 5Stelle uin Consiglio comunaale.