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Mercato dell’energia: da luglio 2020 al via la liberalizzazione del mercato

Mercato dell’energia: da luglio 2020 al via la liberalizzazione del mercato

29 Agosto 2019 | by redazione
Mercato dell’energia: da luglio 2020 al via la liberalizzazione del mercato
Attualità
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Manca meno di un anno alla svolta, se vogliamo “epocale”, per il mercato dell’energia in Italia. Il 1° luglio 2020 segna l’avvio definitivo alla liberalizzazione del settore.

A meno di un anno dalla scadenza, le ultime ricerche di mercato indicano che solo un terzo degli italiani è adeguatamente informato circa gli effetti del passaggio.

Solo il 33% dei clienti, infatti, è a conoscenza dei dettagli del proprio contratto di fornitura e della differenza tra mercato libero e tutelato, percentuale che sale al 59% se consideriamo coloro che si occupano direttamente delle bollette. Il timore che le bollette possano aumentare è alto: oltre la metà dei consumatori pensa che le tariffe possano subire ritocchi al rialzo.

In realtà, il mercato libero metterà a disposizione degli italiani un ampio ventaglio di fornitori e di tariffe, tra cui è possibile trovare l’offerta che più si avvicina alle proprie esigenze di consumo.

Altro plus è quello di poter avere un unico fornitore di luce e gas, affidandosi a soluzioni tutto compreso come ad esempio l’offerta luce e gas di E.ON che si distingue per la proposta di servizi energetici competitivi, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Le preoccupazioni generali che emergono sul passaggio al mercato libero sono dovute principalmente alla scarsa informazione che ancora oggi è presente tra gli italiani.

Istituzioni e associazioni di categoria stanno cercando di correre ai ripari mettendo a disposizione strumenti online in grado di fornire informazioni per chi deve scegliere il fornitore e la tariffa in regime di mercato libero.

Ad oggi, sempre secondo i dati raccolti, la bussola di orientamento alla scelta del fornitore energetico è delegata unicamente ai messaggi pubblicitari televisivi e al passaparola di amici e parenti.

Sono meno del 20% quelli che hanno ricevuto informazione attraverso i canali che le istituzioni hanno messo a disposizione, così come è bassa la percentuale di chi si è stato informato attraverso i servizi web.

Restano, fortunatamente, ancora diversi mesi per migliorare l’aspetto comunicativo, relativo a questo importante passaggio.

 

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