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Avellino| Coronavirus, Sibilia: nessun allarme in Irpinia. Intanto, scatta la quarantena per altre 36 persone

Avellino| Coronavirus, Sibilia: nessun allarme in Irpinia. Intanto, scatta la quarantena per altre 36 persone

24 Febbraio 2020 | by Redazione Av
Avellino| Coronavirus, Sibilia: nessun allarme in Irpinia. Intanto, scatta la quarantena per altre 36 persone
Attualità
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L’Irpinia non è sotto emergenza coronavirus, perché qui il virus non c’è. Le persone tornate dai focolai lombardi sono tutte asintomatiche e non presentano nessun profilo di rischio, neanche tale da sottoporle a tampone”. Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, fa il punto sulla situazione in provincia di Avellino dopo l’incontro con il prefetto Paola Spena. Parola d’ordine non fare allarmismi. Intanto, ecco il quadro in provincia: In Irpinia i casi di isolamento domiciliare cautelativo, imposti o volontari, per il coronavirus aumentano a vista d’occhio. Al 27enne di Montefusco tornato in auto da Codogno, e registrato quale primo soggetto rientrato dal focolaio lombardo, se ne sono aggiunti man mano diversi. Ci sono i due insegnanti, fratello e sorella, rientrati a Lauro sempre da Codogno, oltre ad un 26enne di Taurano, tutti domiciliati per lavoro nella cittadina lombarda. Mentre a Carife, da Lodi, è tornato un autotrasportatore bulgaro e a Solofra ha fatto ritorno una famiglia di tre persone che la scorsa settimana ha soggiornato a Casalpusterlengo. Insomma, siamo ad una decina di persone che, nonostante il divieto, hanno lasciato la zona rossa e ora, insieme ai loro familiari e con coloro con i quali hanno avuto contatti, dovranno restare in quarantena.

Anche rispetto a questi numeri il conteggio va crescendo di ora in ora: al momento dovranno rispettare le norme cautelative di isolamento e profilassi 15 persone a Lauro, in pratica il condominio dove risiedono i due insegnanti, 8 a Moschiano, tra i familiari degli stessi e una famiglia di 5 persone che abita nello stesso stabile, 2 a Taurano, e cioè il 26enne rientrato più la mamma, mentre 4 a Montefusco, 4 a Carife e 3 a Solofra: ossia i ristretti nuclei familiari.

Sotto maggiore osservazione il caso del giovane di Taurano che lavora nell’Istituto Agrario lodigiano da dove proviene uno studente 17enne di Valdidentro ricoverato in ospedale con violenti sintomi influenzali.

In molti degli stessi comuni interessati è scattata anche la chiusura delle scuole a partire da mercoledì, giorno fissato per il rientro dopo il ponte di carnevale. Anche i provvedimenti dei sindaci sono in divenire e sempre concordati con Asl e Prefettura. Difficoltà, intanto, in caso di emergenza potrebbero verificarsi sulla logistica d’isolamento. Al Moscati di Avellino, infatti, il reparto malattie infettive ha un sol ambiente davvero adeguato. Qui è stato trasferito da Ariano un albanese rientrato da Verona. Intanto, in alcuni uffici di Avellino chi rientrava da vacanze all’estero è stato inviatato a prolungare le ferie. Mentre anche su una situazione così delicata si rincorrono le fake news. La più grave è stata messa in circolazione da un 40enne e un 60enne del capoluogo che su un gruppo Facebook hanno diffuso false notizie su un caso a Serino. Per entrambi è scattata la denuncia dei carabinieri per procurato allarme.

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