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Covid-19, De Luca: “Credo sia arrivato il momento di chiudere tutto e militarizzare l’Italia”

Covid-19, De Luca: “Credo sia arrivato il momento di chiudere tutto e militarizzare l’Italia”

20 Marzo 2020 | by Alberto Tranfa
Covid-19, De Luca: “Credo sia arrivato il momento di chiudere tutto e militarizzare l’Italia”
Attualità
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Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca fa il punto della situazione sulla vicenda Covid-19 in Campania attraverso un video postato sulla propria pagina facebook

I numeri in Campania : 750 contagi, 79 in terapia intensiva. La previsione che fanno gli esperti : entro il 29 saremo a 1500 contagi, entro inizio aprile avremo 3000 persone contagiate e 140 in condizioni da richiedere un ricovero intensivo. Questi sono i dati, che sono dati pesanti. Abbiamo una possibilità di governare la situazione se si rispettano le regole. Se abbiamo un comportamento irresponsabili, il problema rischia di diventare drammatico.

Scelte del governo: Io la penso diversamente dal Governo nazionale, nel senso che ritengono che le mezze misure non risolvono il problema e finiscono per aggravvare la condiziona di vita dei nostri concittadini. Ancora una volta l’Italia si rileva il paese del “mezzo mezzo” e del fare finta. Mai una decisione chiara fino in fonda e non facciamo la verifica concreta. . Mi spiego: non possiamo decidere di stare tutti a casa e poi consentiamo di fare attività fisica all’aperto. Non possiamo consentire di far rispettare la distanza e poi sono aperti bar per due settimane, la movida uno addosso all’altro. Sappiamo bene che nella realtà non si controlla niente. Una politica delle mezze misure determina che i cittadini corretti, l’80%,  vivono una condizione di  vita pesante, ma questo sacrificio rischia di essere vanificato dagli incivili. Noi rischiamo di fare un sacrificio non di  un mese ma rischiamo di penalizzare le persone corrette per più mesi. Io ritengo che sia arrivato il momento per chiudere tutto e militarizzare l’Italia. Che significa militarizzare ? Se l’obiettivo vitale  è contenere il contagio, se è questo l’obiettivo tutti i corpi dello stato devono essere funzionalizzati all’obiettivo. Noi abbiamo chiesto delle forze armate a supporto delle forze dell’ordine e arrivano 100 unità,  Una cosa che io apprezzo ma non servirà a molto. Faccio un’altra considerazione. Io provo ad immaginare che cosa succede  se perdiamo il controllo nell’area più densamente abitata  dell’Europa (la provincia di Napoli). Che cosa succede ? Conteremo morti a migliaia. Forse non è chiaro a livello nazionale. Abbiamo bisogno di misure chiare e definitive. Le misure mezzo mezzo non servono a niente. E questo deve valere per il potere delle forze dell’ordine che presidiano il territorio. Non possiamo essere l’Italia del fare finta. . Se c’è una pattuglia deve avere il potere di punire gli incivili. Noi abbiamo fatto un’ordinanza chi va girando senza motivo, deve essere multato e segnalato all’ASL e  messo in quarantena. Questo fa parte di una visione realistica che abbiamo oggi in’Italia. Indispensabile il controllo militare del territorio, servono poteri eccezionali alle forze dell’ordine. Se vogliamo fare sul serio è arrivato il momento, siamo già in ritardo,  di cercare di bloccare l’aumento esponezionale perchè altrimenti avremo un’esplosione di contagio che troverà indifeso lo Stato Italiano.

Situazione in Campania: ” “Incremento dei contagi. Le causa: i rientri incontrollati dal Nord. Dopo dieci giorni stiamo vedendo gli effetti. Il contagio va diffondendosi. Poi abbiamo avuto un picco di contagi del personale sanitario e questo è preoccupante. Dobbiamo mettere in campo il massimo di tutela. Se arriviamo ad avere non  l’8% del personale malato, ma il 30% allora salta tutto. Massima attenzione per il personale medico e infermieri. Terzo elemento di questo aumento dei contagi: la incività dei cittadini che non rispettano le ordinanze. Noi della Campania siamo al picco dell’inciviltà in Italia.  Si registra un  picco del 20% di persone che non hanno rispettate le regole. Immaginare un 20% che nell’area metropolitana non rispetta le regole significa avere una bomba in casa che può esplodere nel giro di pochi giorni. Io rivolgo un appello ai miei concittadini soprattutto all’area metropolitana: “Se continua questo andazzo tra una settimana  continueremo i morti e non posti per ospitare i vostri cari. Arrivano immagini impressionati dalla Lombardia, immaginatelo. E’ stata la festa del papà e abbiamo avuto dei bontemponi che  andavano a comprare  le zeppole. “Zeppole condite con una bella crema  al coronavirus. Di fronte a questa situazioni, questi assembramenti che continuano nei quartieri, nei vicoli,  di fronte alla totale assenza di forze dell’ordine e polizia municipali  e di fronte agli assembramenti davanti agli ospedali, noi siamo chiamati come regione a fare uno sforzo gigantesco.

Ventilatori polmonari, Mascherine, posti letto e kit: Qualche giorno fa ho parlato con Domenico Arcuri (Commissario) per presentargli il quadro e l’esigenze della Campania sulle forniture da ricevere dalla Protezione Civile e mi ha detto che avrebbero inviato in Campania entro il 20 marzo 225 ventilatori polmonori e 621 caschi per rendere possibile la ventilazione polmonari. Ad oggi sono arrivati 5 ventilatori polmonari. La Campania per reggere ha bisogno di  400 ventilatori nelle terapie intensive. L’impegno era per avere questa fornitura entro il 27-29 marzo, oggi siamo in questa situazione. Io capisco la situazione, ma la realtà è questa. L’impegno è saltato completamente. Allora ci siamo impegnati come regione, abbiamo avviato una ricerca sul mercato internazionale, in America, ma ci vogliono quattro mesi: siamo fuori tempo massimo. Dalla Cina ne abbiamo conquistati 150 e i controlli che dobbiamo fare a Shangai per accertarci che la fornitura.Per quanto riguarda le mascherine P2-P3, non vi dico cosa ci è arrivato dalla Protezione Civile. Abbiamo proceduto da soli e con ricerca sul mercato e abbiamo  raggiunto un accordo con aziende della nostra regione. Tra mercoledi e giovedi saremo quasi autonomi per un mesi  ma non è un dato certo. Da lunedi inizierà la produzione di mascherine di un’azienda di Nola per 1.000.000 di mascherine chirurgiche. Di più non potevamo fare. Kit per test rapidi: anche qui li avremo tra 4-5 giorni. Non faremo test di massa, noi utilizzeremo test rapidi per garantire la tutela del personale medico e infermieristico. E’ stabile, garantisce un risultato del 95%. L’obiettivo è individuare gli asintomatici, ma la priorità è il personale sanitario.  Terapia intensiva: sempre autonomamente abbiamo fatto una gara in 24h per individuare imprese che avessero la possibilità a realizzare moduli prefabbricati per la terapia intensiva e questa gara  vinta da un’impresa di Padova che si è impegnata a consegnare  3 moduli da 24 posti letto (Napoli, Caserta, Salerno) e igni 10 giorni 2 moduli da 24 per il Loreto Mare a Napoli. Il Loreto Mare nel giro di 30 giorni  avrà 72-76 posti di terapia intesiva completa. Non solo la struttura prefabbricata, ma anche i ventilatori polmonari. Dobbiamo essere pronti per inizio aprile quando si prevede il picco. Nella giornata di ieri abbiamo chiesto a tutte le ASL e le aziende di riprogrammare i posti letto. La priorità è questa: prepariamo le strutture. Al piano regionale Covid partecipano tutte le aziende. Stiamo facendo una verifica anche con le strutture private convenzionate. Se arrivamo ai numeri della Lombardia dovremo spostare i malati. Ci stiamo preparando ad un piano C.

Senso di responsabilità: “La cosa immane da fare è sempre lo stesso: senso di responsabità. Più siamo rigorosi oggi, più si accorciano i tempi dell’emergenza. Più facciamo gli imbecilli più questo calvario durare meso. Sui comportamenti incivili anche in ospedale bisogna mantenere la distanza. C’è una stagione nella quale avremo molti laureati. Mi arrivano notizie che c’è gente che vuole fare feste di laurea. Mandiamo i carabinieri con i  lancia fiamme. Ma fatela fra 2-3 mesi. Per i giovani: quelli che volevano essere lieti giorni fa, oggi sono in ospedale o hanno mandato i loro genitori, i loro nonni. Quelli che sono venuti dal Nord e non si sono autoisolati ora stanno producendo i loro effetti. La Campania, rispetto al Governo ha eciso che fosse vietato lo sport all’aria aperta. Avevamo chiesto lo sforzo di due settimane, c’è stata gente che non ci ha rinunciato. Abbiamo avuto gente che facevano manifestazioni religiose con decine di persone. Abbiamo messo in quarantena un’intera zona nella Valle di Diano. Non è spiritualità ma imbecillità. Qualcuno ha fatto anche ricorso al TAR e il tribunale ha dato ragione alla Campania. E’ grave che il Governo dica che è vietato andare a fare footing. Abbiamo registrato qualche episodio grave. In una caserma delle forze armate un ufficiale ha emesso questo ordine di servizio rivolto alle pattuglie. – Si devono applicare le ordinanze ministeriali- Noi lo denunceremo. Colgo l’occasione per spiegare che l’ordinanza regionale vale quando quella del Governo e dal punto di vista della sanità vale di più e chi non applica l’ordinanza viola la legge ed è anche un reato penale. Le ordinanze del Governo sono vaghe. Mi permetto di dire a chi di dovere di emettere ordinanze chiare. Ma sappiate che in Campania valgono le ordinanze della Regione dal punto di vista della Regione. Invito qualche dipendente nostro di Ariano Irpino di andare a lavorare. Un aiuto particolare ai medici di medicina generale: in alcune territori sono fondamentali, in altri sono scomparsi”

Nuove ordinanze: “Cassa integrazione in deroga. Ma io sto preparando due ordinanze, chiusure di tutti i cantieri salvo quelli legati alle funzioni pubbliche essenziali e attività sanitarie. E un’altra ordinanza che impone l’interruzione delle attività di 550 comuni della Campania, salvo i servizi essenzialiBisogna chiudere tutto, tranne i servizi essenziale. Sto in via di definizione. Abbiamo la necessità di stringere i denti, siamo in guerra”

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