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Paziente della ”Maugeri” deceduta al “San Pio”, l’azienda ricorda tutte le misure precauzionali. C’è attesa per i tamponi

Paziente della ”Maugeri” deceduta al “San Pio”, l’azienda ricorda tutte le misure precauzionali. C’è attesa per i tamponi

1 Aprile 2020 | by Alberto Tranfa
Paziente della ”Maugeri” deceduta al “San Pio”, l’azienda ricorda tutte le misure precauzionali. C’è attesa per i tamponi
Attualità
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In relazione alle notizie stampa sul caso della paziente morta all’ospedale San Pio di Benevento, dopo essere stata ricoverata, per meno di 72 ore, all’IRCCS Maugeri Telese (Bn), la Istituti Clinici Scientifici Maugeri Spa Società Benefit (e non Fondazione Maugeri) ** ricorda tutte le misure precauzionali già adottate, in tutti i suoi Istituti italiani incluso quello telesino, già da settimane. Inoltre si ricordano i dati essenziali del caso di positività e la sua tempistica, oltre alle misure di profilassi adottate.

Le misure già in atto all’IRCCS Maugeri Telese

– dal 9 marzo era stata organizzata all’ingresso, una postazione di triage, dove personale medico, affiancato da un addetto alla sicurezza, misurava la temperatura a chiunque entrasse, si verificava l’assenza di sintomatologia riferibile a Covid-19 e si somministrava un questionario per escludere contatti con persone positive e la provenienza dalle zone rosse individuate dalle Autorità a quella data. A chi accedeva, venivano indicati i dispositivi di sanificazione (gel disinfettante).

– dal 9 marzo: le visite ai degenti venivano ridotte a una persona per paziente, sempre la stessa, e per complessive 1 ora al giorno;

– dal 9 marzo veniva ribadito a tutto il personale l’uso dei dispositivi individuali di protezione, peraltro già utilizzati e, anche tramite, i rappresentanti per la sicurezza suoi luoghi di lavoro, la profilassi aggiuntiva dettata dalle norme dell’allerta sanitaria;

– dal 11 marzo venivano bloccate del tutto le visite ai degenti, consentendo ai famigliari la sola consegna di ricambi, in una stanza isolata e presidiata da personale protetto;

– dal 12 marzo, in osservanza dell’ordinanza regionale, venivano sospesi i ricoveri (anche in day hospital), salvo quelli indifferibili per motivi di urgenza. All’IRCCS Maugeri Telese non si svolge attività ambulatoriale, in quanto non accreditata.

Ricovero e trasferimento della paziente poi deceduta all’Ospedale S.Pio, risultata poi Covid+

– il 24 marzo, pomeriggio, è stata ricoverata nella Cardiologia riabilitativa per gli esiti di un intervento cardiochirurgico effettuato alla clinica Montevergine di Mercogliano (Av). La paziente giungeva in condizioni generali compromesse: l’intervento chirurgico effettuato l’11 marzo aveva richiesto altri due re-interventi per sopraggiunte complicazioni post-operatorie. Veniva effettuata una radiografia del torace, che evidenziava segni di interstiziopatia con impegno alveolare.

– 27 marzo, al mattino, pur in assenza di sintemi specifici da Covid, veniva trasferita al San Pio di Benevento, con precisa diagnosi di “sospetta infezione da Covid-19”. Del fatto veniva tempestivamente informata l’ASL di Benevento.

– 27 marzo: la signora era però deceduta improvvisamente, appena arrivata al nosocomio beneventano.
– 31 marzo: a sera, veniva comunicato dall’ASL di Benevento la positività del tampone della paziente morta.

Misure di protezione dei pazienti e del personale

– 31 marzo: la Direzione sanitaria dell’IRCCS Maugeri Telese provvedeva a censire il personale sanitario che ha avuto contatti stretti con la paziente in ospedale, procedendo all’osservazione stretta – come da normativa nazionale e regionale – con il rilevamento della temperatura corporea due volte al giorno e il controllo dell’insorgenza di eventuali sintomi specifici. L’Istituto procedeva inoltre a comunicare – via telefono e via mail – ai pazienti che erano stati ricoverati in Cardiologia, nel periodo 24-27 marzo, e già dimessi, la presenza del contatto, raccomandando di adottare tutte le misure di profilassi previste.

– 31 marzo: il reparto veniva chiuso a ogni contatto con il resto dell’Istituto e vi accedeva solo il personale della Cardiologia per praticare in loco il trattamento riabilitativo

– 31 marzo: avendo l’ASL di Benevento autorizzato 50 tamponi, gli stessi sono stati effettuati ai degenti del reparto (23) e a tutto il personale sanitario che ha avuto contatto con la paziente (27) pur utilizzando i dispositivi di protezione individuale. +FINE+

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