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Coronavirus: dall’esame delle acque fognarie importanti novità

Coronavirus: dall’esame delle acque fognarie importanti novità

8 Aprile 2020 | by Maresa Calzone
Coronavirus: dall’esame delle acque fognarie importanti novità
Attualità
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Mentre la ricerca sul vaccino e sui farmaci va avanti, la scienza si muove anche in altri ambiti per studiare il Covid-19. Uno studio interessante è quello che si sta effettuando sulle acque fognarie. Dal monitoraggio delle acque reflue infatti sarebbe possibile mappare la circolazione del virus nella popolazione in una data zona, studiandone movimenti, evoluzioni e mutamenti. La ricerca è interessante, si tratta di un metodo rapido, particolare non di poco conto in questa fase critica in cui il fattore tempo è importante per salvare vite umane, in più è anche un metodo economico, l’esame infatti si basa su pochi campioni di materiale fognario in cui si può rilevare la presenza del Sars-cov-2 giocando d’anticipo. In questo modo studiando le condotte fognarie delle città o dei piccoli centri è facile dedurre se in quella precisa area sia passato il virus, e scoprire magari che gli abitanti di quel posto siano stati infettati ma asintomatici, questo porterebbe alla scoperta di quella famigerata “immunità di gregge”. Con questo tipo di ricerca inoltre si potrebbe seguire anche l’andamento del virus, e capire se si è in una fase crescente o decrescente delle infezioni. In Italia lo studio è iniziato da poco, ed è condotto da un gruppo di ricerca dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e l’Università di Milano Centrale, che hanno seguito un primo studio effettuato in Olanda. L’acqua delle rete fognaria è un sorprendente indicatore della presenza del virus sui territori e può dirci in anticipo se il virus si ripresenterà in futuro. Ora si attendono i risultati dei campioni e si auspica che il protocollo venga adottato in tutta Italia.

 

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