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Coronavirus: torna l’ipotesi dell’errore di laboratorio

Coronavirus: torna l’ipotesi dell’errore di laboratorio

16 Aprile 2020 | by Maresa Calzone
Coronavirus: torna l’ipotesi dell’errore di laboratorio
Attualità
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Misteri, ipotesi fantasiose e complotti: cosa non sappiamo del  Covid-19 ?

Di sicuro una cosa la conosciamo: la pericolosità di questo virus. Sappiamo che nel mondo sono oltre due milioni i casi confermati di contagio da Coronavirus. Numeri impressionanti anche per i morti  della pandemia che ha cristallizzato tutto il pianeta. Guardando il fenomeno da vicino nelle nostre microaree la situazione non va meglio, e i dati risultano comunque preoccupanti, perché di scomparsa del virus ancora non se ne parla. L’Organizzazione Mondiale della Sanità non abbassa la guardia e avverte di non commettere errori e leggerezze, il fatto che sia arrivata la stagione primaverile e quindi il graduale aumento delle temperature non ci consentono di cantare vittoria, perché in realtà ci troviamo ancora nel mezzo della pandemia. Intanto le bufere arrivano anche da altri fronti: così dopo una breve pausa le voci su possibili complotti o errori di laboratorio dietro le cause dell’epidemia, tornano a solleticare le menti più fantasiose. Ma cosa c’è di fondato? Quel che si sa è che l’Intelligence Usa e uomini della sicurezza nazionale americana stanno passando al setaccio informazioni importantissime esaminando tra le possibilità quella che il Covid-19 sia nato in un laboratorio di Wuhan e che si sia diffuso a causa di un incidente, una leggerezza tra uno stabulario e una provetta.A confermare questa ipotesi ci sarebbe un dossier, ma ancora nessuna conclusione ufficiale. Il mondo scientifico tace o deve tacere? Quale prezzo dovrà pagare ancora l’umanità al costo delle vite? Dove andremo a finire con le nostre umane disgrazie legate all’economia dei paesi messi in ginocchio? Non esistono risposte, non esiste un vaccino e probabilmente siamo ancora lontani dalla verità,mentre ci avviamo alla famigerata fase 2 con le nostre paure e debolezze. E si azzardano ancora a chiamarlo futuro.

 

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