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Coronavirus, fase 3: Conte ‘firma’ il nuovo decreto

Coronavirus, fase 3: Conte ‘firma’ il nuovo decreto

8 Settembre 2020 | by Redazione Bn
Coronavirus, fase 3: Conte ‘firma’ il nuovo decreto
Attualità
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È arrivata nella serata di lunedi la firma del premier Giuseppe Conte sul nuovo decreto della presidenza del Consiglio relativo alla fase 3 della gestione dell’emergenza Coronavirus, decreto che entra in vigore a partire dalle prossime ore. In sotanza, il documento proroga le misure contenute nel precedente fino al prossimo 7 ottobre in una fase che vede l’Italia alle prese con un trend crescente dei nuovi contagi da circa cinque settimane a questa parte, per via dell’allentamento delle regole e dei viaggi nel corso delle vacanze estive.

Qualche novità rispetto al decreto firmato lo scorso 7 agosto c’è e riguarda l’autocertificazione per l’ingresso in Italia di viaggiatori che arrivano da Paesi che fino a questo momento erano stati classificati come “off limits”. Occorrerà certificare che si risiederà a casa di una persona, «anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva». L’autocertificazione servirà anche per la comunicazione alla Asl e sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni.

Alcuni Paesi è stato vietato l’ingresso in Italia mentre per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve fare obbligatoriamente il tampone. Chi arriva da Romania e Bulgaria dovrà superare il periodo di quarantena

Restano, come noto serrati, gli stadi e le discoteche. «Il governo non ha mai riaperto le discoteche – torna a far notare con tono polemico il ministro della Salute Roberto Speranza – lo hanno fatto alcune Regioni che ne avevano la facoltà ma noi siamo intervenuti per richiuderle. E il Dpcm firmato oggi proroga tutte queste misure che erano già in vigore: sono e restano chiusi quindi sia le discoteche che gli stadi»

Si conferma quindi l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6, obbligatorie nei luoghi chiusi e all’aperto dove non si può mantenere il distanziamento, divieto di assembramento. Limite di capienza all’80 per cento per i trasporti pubblici. Inoltre è allo studio un piano per ridurre l’uso del contante, possibile veicolo di contagio. Bisognerà continuare a rispettare il metro di distanza, discoteche e stadi rimarranno chiusi e le partite di calcio proseguiranno a porte chiuse, senza pubblico.

Rispetto ai decreti che si sono susseguiti in questi mesi, c’è l’attesissimo via libera per la ripresa di scuole e Università, anche se su questo fronte sono ancora tanti i dubbi e le incognite da affrontare. Ma la vera novità riguarda gli ingressi in Italia. Chi risiede in un Paese per cui finora era vietato l’ingresso in Italia potrà farlo dimostrando di poter vivere nella residenza di una persona con cui ha una «stabile relazione affettiva». Nel nuovo Dpcm è stabilito che «è consentito l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva».

Compilare un’autocertificazione indicando le generalità della persona che si intende raggiungere e il domicilio dove ci si stabilirà. L’autocertificazione servirà anche per la comunicazione alla Asl di competenza, come già avviene per chi arriva dall’estero – Sarà obbligatorio effettuare la quarantena di 14 giorni – In alternativa si può chiedere al medico competente se sussistano gli estremi per effettuare il tampone e in caso affermativo si deve seguire la procedura prevista in questi casi.

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