breaking news

Vaccini, Gimbe: il 25% della popolazione ha avuto almeno una dose. Calano i contagi ma rischio ripresa

Vaccini, Gimbe: il 25% della popolazione ha avuto almeno una dose. Calano i contagi ma rischio ripresa

6 Maggio 2021 | by redazione Labtv
Vaccini, Gimbe: il 25% della popolazione ha avuto almeno una dose. Calano i contagi ma rischio ripresa
Attualità
0

Una persona su 4 in Italia ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid, e oltre il 70% degli over80 ha completato il ciclo. Ma e’ necessario rendere stabile l’obiettivo delle 500.000 dosi al giorno, raggiunto solo
nei due giorni del 29 e 30 aprile. A indicarlo e’ il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE riferito alla settimana tra il 28 aprile e 4 maggio.

Al 5 maggio risultano consegnate 24.779.590 dosi, cioe’ il 32,5% di quelle previste per il 1 semestre 2021. “Sul fronte consegne – spiega Nino Cartabellotta, presidente della fondazione GIMBE – e’ molto incoraggiante il deciso aumento dell’ultima settimana: quasi 5 milioni di dosi, un colpo di acceleratore decisivo per garantire 3,5 milioni di somministrazioni settimanali”. Per quanto riguarda le somministrazioni invece, al 5 maggio il 25,5% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 10,9% ha completato
il ciclo vaccinale. Oltre la meta’ degli over 60 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con le Province autonome di Trento e Bolzano che si avvicinano al 70%. Tra i 70 e 79 anni il 12,2% ha completato il ciclo vaccinale e il 54,1% ha ricevuto solo la prima dose, mentre tra i 60-69 anni il 9,2% ha completato il ciclo vaccinale e il 28,2% ha ricevuto solo la prima dose. Ai soggetti fragili e loro caregiver sono state somministrate 3.614.254 dosi.

Da rilevare comunque che nella settimana 26 aprile-2 maggio c’e’ stato, rispetto alla precedente, un incremento del 20% nelle somministrazioni. Quanto agli obiettivi fissati dal Commissario Straordinario Francesco Figliuolo per la settimana 22-29 aprile, 9 Regioni (Lombardia, Calabria, Basilicata, Campania, Liguria, Marche, Val d’Aosta, Abruzzo e Sicilia) hanno superato quello assegnato, mentre 12 sono rimaste sotto la soglia.

I numeri dell’epidemia in Italia continuano a calare, anche se si intravedono i segnali precoci di un aumento della circolazione del virus, con un rialzo dei contagi in eta’ scolare. Secondo il monitoraggio in nella settimana tra il 28 aprile e 4 maggio e’ sceso il numero di nuovi casi (-13,4%), di morti (-19,9%), degli ingressi in terapia intensiva (-11,8%) e ricoveri (-10,5%). Rispetto alla settimana precedente, i nuovi casi sono passati da 90.449 a 78.309, e i decessi da 2.279 a 1.826. In calo anche i casi attualmente positivi, che rimangono comunque alti (413.889 contro 448.149 della settimana prima ), le persone in isolamento domiciliare (393.290 contro 425.089). Le persone
ricoverate con sintomi sono ora 18.176 (contro 20.312) e 2.423 quelle nelle terapie intensive (rispetto a 2.748).

“Continua la lenta discesa dei nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – anche se s’intravedono precoci segnali di aumento della circolazione del virus”. Lo indica il lieve incremento dell’Rt medio calcolato dall’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss), salito a 0,85 nel periodo 7-20 aprile rispetto a 0,81 del periodo 31 marzo-13 aprile, e la risalita dei nuovi casi nelle fasce 3-5 e 6-10 anni
nella prima meta’ di aprile, probabilmente per via della ripresa delle attivita’ scolastiche in presenza.
“Con il progressivo calo dei nuovi casi – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – continua a ridursi la pressione sugli ospedali, dove le curve dei posti letto occupati in area medica e terapia intensiva continuano a scendere da 4 settimane consecutive”. In area medica il picco e’ stato raggiunto il 6 aprile (29.337), e l’occupazione dei posti letto da parte dei pazienti Covid resta sopra la soglia del 40% in Puglia e Calabria. Anche in terapia intensiva il picco e’ stato raggiunto il 6 aprile (3.743), e la soglia del 30% risulta ancora superata in Lombardia, Marche, Puglia e Toscana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *