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Ospedale di Solofra, si mobilitano i sindaci: incontro con il prefetto e Consiglio aperto i prossimi step

Ospedale di Solofra, si mobilitano i sindaci: incontro con il prefetto e Consiglio aperto i prossimi step

4 Giugno 2021 | by Redazione Av
Ospedale di Solofra, si mobilitano i sindaci: incontro con il prefetto e Consiglio aperto i prossimi step
Attualità
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Un incontro con la Direzione Generale di Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, i manager del “Moscati” e dell’Asl, Renato Pizzuti e Maria Morgante, e il comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Asl di Avellino e le parti sociali. È quanto chiedono i sindaci di Solofra, Michele Vignola, Montoro, Girolamo Giaquinto, e Serino, Vito Pelosi, al fine di valutare le ricadute sull’offerta sanitaria in Irpinia a seguito della rimodulazione dell’ex ospedale “Landolfi”, che prevede anche la soppressione del pronto soccorso. L’istanza è stata inviata al prefetto di Avellino, Paola Spena, affinché si faccia promotrice del confronto, e, naturalmente, agli stessi invitati a partecipare. L’obiettivo è avviare un dialogo sul declassamento del presidio ospedaliero della cittadina conciaria, deciso dalla giunta della Regione Campania attraverso la delibera 201 del 19 maggio scorso. La stessa rimodulazione sancita nel documento di Palazzo Santa Lucia sarà anche all’ordine del giorno del Consiglio comunale aperto convocato da Vignola a Solofra per l’8, e in seconda convocazione, per il 10 giugno prossimi a Palazzo Orsini, in modalità mista, presenza e collegamento da remoto. Invitati a partecipare i consiglieri regionali irpini, l’ex presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, gli stessi Giaquinto e Pelosi e i loro colleghi del Comitato Asl, la fascia tricolore di Avellino, Gianluca Festa, il presidente della Provincia, Domenico Biancardi, e i direttori generali di Moscati e Asl. L’appuntamento si rinnova, con un parterre ancora più completo, dopo l’incontro dello scorso 28 maggio. L’auspicio è trovare una strada per non declassare il “Landolfi” e la sua offerta in quanto assistenza sanitaria di continuità in un bacino potenzialmente da quasi 100mila utenti.

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